Cosa sappiamo di The Ringer, il nuovo progetto di Bill Simmons

L'ex direttore di Grantland ha annunciato un nuovo progetto editoriale per l'estate.

E1DDUrvcMercoledì 17 febbraio Bill Simmons, fondatore ed ex-direttore del sito di giornalismo sportivo e cultura pop Grantland, ha annunciato la nascita di The Ringer, la sua nuova testata che dovrebbe seguire i passi del defunto precedente progetto. Grantland era stato chiuso da Espn, che ne era proprietaria, lo scorso 30 ottobre, dopo quattro anni di attività. Era, a detta di molti, la miglior pubblicazione sportiva, online o cartacea, del mondo (qui parlavamo del suo lascito). Purtroppo, non rispettava gli standard di traffico di Espn: Grantland aveva un traffico mensile che si aggirava intorno ai 5 milioni di utenti unici, un grande numero per l’Italia, ma irrisorio, o quasi, se paragonato ai 25 milioni di Deadspin, la pagina sportiva di Gawker Media.

Le prime cose che sappiamo di The Ringer non sono molte. Si sa che verrà reso pubblico «later in 2016», il che significa, secondo il giornalista di Cnn Brian Stelter, all’inizio dell’estate. Intorno a metà marzo, invece, inizierà una fase “beta” costituita da una newsletter. Molte delle firme di Grantland, inoltre, hanno scelto di seguire Simmons nella sua nuova avventura. Tra questi Sean Fennessey, che fu, per un breve periodo, direttore. Inoltre, giornalisti e scrittori come Chris Ryan, Craig Gaines, Bryan Curtis, Ryan O’Hanlon, Danny Chau, Riley McAtee, Joe Fuentes, Tate Frazier.

L’editor della parte culturale di The Ringer, a indicare la presenza, oltre allo sport, di argomenti più vari, sarà invece Amanda Dobbins, ex di GlamourThe Ringer sarà un prodotto della Bill Simmons Media Company. A proposito del suo vecchio gruppo editoriale, Espn, Simmons ha recentemente lanciato un’ultima frecciata, su Twitter. Alla domanda dell’utente Parrish Walton su cosa avesse imparato, dal punto di vista imprenditoriale, guidando Grantland per quattro anni, l’ex direttore ha risposto: «Don’t do it with Espn».

The Ringer ha anche pagine Facebook, Instagram, e Twitter.