Ieri pomeriggio lo stadio Geoffroy Guichard di Saint-Etienne è stato teatro di un esercitazione di sicurezza per testare la capacità di risposta rispetto ad un’eventuale attacco chimico. Un vero e proprio test per regolare le azioni in caso di necessità durante gli Europei del 2016 in Francia. La simulazione aveva come oggetto il coordinatmento tra i vari reparti di emergenza in eventuali attacchi chimi o biologici. Lo stadio Geoffroy Guichard, che accoglierà ben quattro match dei prossimi campionati europei, ha visto all’opera circa 120 vigili del fuoco, diversi agenti di polizia, una ventina di ambulanze, 80 operatori umanitari e un totale di 450 comparse in opera.
Lo scenario dell’esercitazione prevedeva che un drone avesse disperso una sostanza chimica o prodotto biologico sullo stadio prima di schiantarsi sulle tribune. Per Bertrand Baray – tenente colonnello dell’AFP che dirige il servizio antincendio e soccorso della regione Loira – l’obiettivo principale era quello di coordinare le varie componenti, simulando i problemiche potrebbero sorgere durante la competizione, in caso di un attacco non convenzionale: In primis, riuscendo a determinare la natura del prodotto chimico incriminato. Un’altra esercitazione è stata realizzata a Bordeaux, mentre un ulteriore simulazione verrà effettuata a maggio, poco prima degli Europei, a Lione.
#exercicechimique analyse du produit fictif lancé lors de l’exercice au stade g guichard ce matin pic.twitter.com/mOSqIVXQce
— France 3 Loire (@france3loire) 4 aprile 2016