Otto maglie per l’Europeo

8 maglie per 8 stili differenti. Come sono cambiate negli anni le divise di Francia, Italia, Germania, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Austria e Svizzera.

Ogni quattro anni in un luogo preciso d’Europa si genera un enorme Risiko continentale, l’obiettivo è giungere sul gradino più alto di un podio che non ammette secondi o terzi posti. Come in un racconto mitologico, soltanto una squadra potrà trasformarsi in toro e rapire Europa per farla sua. Per la 15° edizione della competizione, la Uefa ha deciso di aumentare il numero di squadre partecipanti al torneo da 16 a 24. Questo significa 24 nuove divise da realizzare per ogni singola rappresentativa, con, in alcuni casi, la richiesta della diretta partecipazione dei tifosi nel processo creativo. Come nel caso del kit della nazionale ungherese.

Tra classicismo e stravaganza le maglie rappresentano una delle maggiori note di colore durante tutto il mese di gare, aiutando a comporre lo splendido quadro generale degli Europei; una tavolozza che muta tinte gara dopo gara, restituendo ad ogni occasione nuove tonalità di passione. Sul sito di Zalando, trovate una pagina in cui è possibile acquistare le divise di 8 delle Nazionali che parteciperanno agli europei.

Francia

La divisa ultra moderna e suggestiva della nazionale francese è ispirata, come di consuetudine, alla bandiera nazionale. Con Nike a fare da kit supplier, la nuova divisa ha debuttato nell’amichevole dello scorso 29 marzo contro la Russia. Con la prima casacca in blu che va intensificando il colore nella zona delle maniche, è un perfetto esempio di essenzialità e classe. Con i pantaloncini ancora in blu, i calzettoni rossi aiutano a ricomporre le colorazioni del drapeau tricolore, grazie anche agli inserti bianchi nel badge. La maglia away, probabilmente, una delle meglio riuscite: con il tricolore che viene ripreso direttamente dalla blusa, bianca sul corpo e con le spalle blu e rosse a restituire i colori cari a tutta la Nazione. Scompaiono le linee orizzontali dei modelli 2012 e 2014. Questa nuova soluzione è forse tra le migliori di questi anni ’10 per pulizia delle linee e cura. Pur senza arrivare all’iconicità dei kit utilizzati in occasione di Francia ’98, o alla bellezza totale delle maglie indossate da Platini e compagni negli Europei vincenti dell’84, la nuova divisa potrebbe rientrare tra le bellezze scaramantiche di una Nazionale vincente. Merito anche di Nike, che dal 2011 è subentrata ad adidas, storico fornitore delle maglie dei transalpini.

Picture taken 19 June 1984 in Nantes, western France, of the French national soccer team posing before the start of its European Nations soccer championship match against Yougoslavia.(Top, from L: Jean-Fran?ois Domergue, Patrick Battiston, Maxime Bossis, Jean Tigana, Jo?l Bats, Luis Fernandez; bottom, from L : Alain Giresse, captain Michel Platini, Jean-Marc Ferreri, Dominique Rocheteau, Didier Six) (Photo credit should read PATRICK HERTZOG/AFP/Getty Images)19 Giugno 1984, a Nantes, la Nazionale francese posa prima del match degli Europei contro la Jugoslavia (Patrick Hertzog/Afp/Getty Images)

Italia

Secondo FourFourTwo, la seconda divisa degli azzurri sarebbe tra le prime tre dell’intero Europeo. A Francia 2016 ci presentiamo con due kit, realizzati da Puma, profondamente diversi: pulito e classicheggiante il primo, di un blu scuro e con delle linee gessate verticali a fare da inserto stampato, e un secondo, molto innovativo. La maglia da trasferta, solitamente bianca e con innesti blu, presenta stavolta un tricolore verticale con al centro del petto il logo della Federazione spostato rispetto alla consueta collocazione. Il blu continua a essere intenso, distante dagli esperimenti slavati e poco piacevoli di inizio anni ’00. Da sempre una delle Nazionali con il percorso stilistico più coerente, la prima casacca degli azzurri in Francia rimane vicina all’approccio solido e attraente di Usa ’94 – con logo della Figc inserito in contrasto – e Francia ’98. Abbinata ai pantaloncini bianchi e calzettoni blu, riprende il look per cui siamo conosciuti. Semplice ma estremamente efficace.

13 Jul 1994: ROBERTO BAGGIO #10 CELEBRATES WITH HIS TEAM MATES AFTER SCORING THE FIRST OF HIS GOALS AGAINST BULGARIA DURING THEIR 1994 WORLD CUP SEMI-FINAL MATCH AT GIANTS STADIUM IN EAST RUTHERFORD, NEW JERSEY.
Roberto Baggio festeggiato dai compagni dopo la prima rete realizzata contro la Bulgaria (Getty Immages)

Inghilterra

Per gli inventori del gioco quella di quest’anno sarà la decima partecipazione alla competizione Europea. Dopo aver declinato l’invito a partecipare all’edizione del 1960, e aver mancato la qualificazione in cinque occasioni, la Nazionale dei tre leoni ha raggiunto i migliori risultati con un terzo posto nel 1968 (con sole 4 squadre in gara) e una semifinale in casa nel 1996, sconfitti dalla Germania ai calci di rigore.

In epoca moderna, a partire dal 1984, l’Inghilterra ha intrapreso un lungo sodalizio con Umbro, official supplier fino all’arrivo di Nike in tempi recentissimi. Dopo un legame con Admiral, cessato nel 1982 con il fallimento della casa britannica (sopravvissuta grazie a una nuova proprietà), il passaggio a Umbro – altro brand di casa – porta alla realizzazione di nuovi kit in maniera regolare, praticamente in concomitanza di ogni evento. Nei nuovi disegni è presente un ritorno alla tradizione, attraverso, ad esempio, la reintroduzione del blu navy nei pantaloncini: le casacche bianche fanno la prima apparizione al Parc des Princes il 29 febbraio 1984, mentre la versione rossa debutta il 13 giugno 1984 nella gara con l’Uruguay a Montevideo. Entrambe le maglie presentano un sottile gessato nel tessuto e il badge è stato posizionato per la prima volta sui pantaloncini.

27 May 1998: Captain, Paul Ince of England and Liverpool sings the National Anthem with fellow team-mates Ian Wright and Paul Gascogne during the match between Morocco v England in the King Hassan II Cup played in Casablanca, Morocco. England won the match 1-0. Mandatory Credit: Shaun Botterill /Allsport
Paul Ince capitano, Ian Wright e Paul Gascoigne che cantano l’inno prima di una sfida contro il Marocco, valida per la King Hassan II Cup (Shaun Botterill / Allsport)

Nel periodo in limine alla Coppa del Mondo di Italia ’90 le nuove divise avevano lo scopo di cementare l’identità di Umbro e il legame con la Nazionale inglese. Rapporto continuato per tutti gli anni ’90, con esperimenti arditi come la seconda maglia grigia sfoggiata in occasione di Euro ‘96. Tra la fine degli anni Novanta e l’inizio dei 2000, le maglie della Nazionale inglese guidata da Glen Hoddle si sviluppano anche attraverso la promozione di una nuova icona britannica di nome David Beckham.

Nel 2012, per la prima volta, scompare completamente l’inserto blu classico dalle maglie inglesi, con la prima divisa costruita sulla sola alternanza di bianco e rosso. Siamo già nell’era Nike, che ha rilevato Umbro nel 2007, inserendo definitivamente il proprio logo a partire dal 2012. Arrivando al contemporaneo, le nuove divise restano sostanzialmente immutate in fatto di colorazioni, ma con un evoluzione tecnica che le rende un capo utile e comodo anche per le situazioni extra-calcistiche. Se quelle del 2013, pur rimanendo simili alle linee di inizio anni ’10, erano fornite di un crest dai contorni dorati per celebrare i 150 anni della Football Association, le ultimissime versioni si muovono sulla line dell’hi-tech. L’ultima nata è stata definita da Nike come “la divisa più avanzata a solcare un campo di calcio”, grazie al sistema dry fit; con scollo a V e un ricercato mix dei consueti colori sky and blue. Una blusa glaciale con seconda tenuta a celebrare la vittoria del Mondiale del ’66.

Germania

Essenzialità tedesca di primissimo ordine. La maglia ufficiale della Germania a Euro 2016 segue una linea che va da Messico ’70 fino a Messico ’86, interrotta lungo tutti gli anni ’90 con l’apparizione prepotente del colore all’interno. Gli elementi giallo-rossi, presenti sempre più spesso negli ultimi anni tra le maglie dei teutonici, vengono nascosti nei polsini delle maniche. Innovativo è  il secondo kit, completamente impostato su modulazioni di tonalità scure, la grande novità è rappresentata dal taglio reversibile della tenuta. La seconda faccia è in versione fluo. Ovviamente il supplier è adidas, unico sponsor tecnico della Germania, a sancire un legame immarcescibile ed estremamente fruttuoso per la Nazionale tedesca. Per semplicità, quella della Fußballnationalmannschaft è una delle soluzioni migliori di tutto l’Europeo, con nuova collocazione anche per le tre strisce, posizionate lungo i fianchi.

FORTALEZA, BRAZIL - JUNE 21: Mario Goetze of Germany celebrates scoring his team's first goal during the 2014 FIFA World Cup Brazil Group G match between Germany and Ghana at Castelao on June 21, 2014 in Fortaleza, Brazil. (Photo by Martin Rose/Getty Images)Mario Goetze esulta dopo la rete che ha deciso il Mondiale brasiliano2014 (Martin Rose/Getty Images)

Spagna e Portogallo

Il nuovo kit delle Furie Rosse, con quel contrasto acceso tra rosso della maglia e blu del resto, è piacevole al punto giusto. La prima divisa non si discosta troppo dalle altre che hanno portato a campagne fortunate e vincenti, in particolare in tempi recenti. Vero tocco di classe è rappresentato dalla seconda uniforme spagnola: un’ esplosione di colori che si staglia sul candido bianco di base. Anche los hispanos hanno protratto il legame con adidas, supplier storico; un sodalizio che prosegue dal 1982 e inframezzato soltanto dalla parentesi di Le Coq Sportif a Messico ’86 e Italia ’90. Dal 1992 la casa tedesca e la Nazionale spagnola hanno ripreso a lavorare in sinergia e, vista la quantità di vittorie ottenute dalla selección, sarà difficile dissipare un rapporto che ha fatto la fortuna di entrambe.

Per quanto riguarda il Portogallo, la squadra di Cristiano Ronaldo ha subito una costante e frenetica variazione delle tonalità di rosso. Se la vecchia maglia provava a racchiudere sul fronte le differenti gradazioni di rosso-amaranto utilizzate dai portoghesi, attraverso un progressivo cambiamento del colore. La nuova divisa sceglie un rosso carminio come tonalità centrale, lasciando alle maniche il compito di restituire quel periodo aureo (con i vari Rui Costa, Figo, Vitor Baia) in cui le casacche dei lusitani si componevano di una densa colorazione amaranto. La casacca away è una delle più chiacchierate del prossimo torneo, anche per la particolare gradazione di verde già comparsa nel biennio 2012/14.

LEIRIA, PORTUGAL - MARCH 29: Portuguese's forward Cristiano Ronaldo celebrates scoring Portugal's second goal during the match between Portugal and BelgiumFriendly International at Estadio Municipal de Leiria on March 29, 2016 in Lisbon, Portugal. (Photo by Carlos Rodrigues/Getty Images)
Cristiano Ronaldo festeggia dopo una rete realizzata contro il Belgio in amichevole a marzo (Carlos Rodrigues/Getty Images)

Svizzera e Austria

La Svizzera ha presentato un kit per gli Europei estremamente semplice e a contrasto. Rossa con inserti bianchi la prima, a cui si aggiungono ampie fasce orizzontali stampate sul tessuto. La seconda divisa è, invece, bianca con rosso. Due modelli molto semplici e senza sovvertimenti di stile rispetto al passato. Come per la vicina Svizzera, anche l’Austria si affida a Puma per le divise ufficiali del prossimo Europeo. Con una prima maglia rossa che richiama proprio il completo principale degli elvetici, e una seconda bianca, essenziale, con l’aggiunta del nero sulle maniche; per entrambe le nazionali l’uso di un design pulito e moderno ha rappresentato il dogma da seguire nella realizzazione delle nuove casacche.

 
Il lancio delle due maglie non poteva non avvenire con un’amichevole tra Svizzera e Austria