Il privilegio dei Giochi

L'editoriale del numero speciale di Undici, dedicato alle Olimpiadi di Rio 2016: un'opportunità che può esistere tenendo conto del bilancio.

L’editoriale iniziale del numero 11 di Undici, un numero speciale , in cui il calcio passa in secondo piano, dedicato alle Olimpiadi di Rio 2016, agli atleti, agli sport, ma anche ai Giochi più in generale, quelli del passato e quelli del futuro: come Roma 2024.

 

Questo è un numero speciale di Undici. Uguale per molti versi, diverso per altri. Lo vedete dalla copertina e dalle pagine che seguiranno. Un numero olimpico. Il nostro modo di raccontare i Giochi di Rio 2016. Le Olimpiadi sono il fringe benefit della vita. Lo prendi, lo incassi, te lo godi. Possono essere la cosa più passeggera che ci sia: tre settimane, poi ci rivediamo tra quattro anni. Oppure possono restare praticamente per sempre.

Sono anche il brodo di qualunque lamentela, le Olimpiadi. Ci si lamenta di come sono state assegnate, del perché sono state assegnate, del chi le ha assegnate e di chi se le è fatte assegnare. Poi dei lavori, delle città che sono sempre inadeguate a ospitarle. Poi dei soldi spesi, che sono sempre più di quanti dovrebbero. Molte di queste lamentele sono giuste, spesso sono anche motivate. È vero, hanno peccato di gigantismo in diverse occasioni. Sono state la vetrina di dittature o di governi solo apparentemente democratici. Sono stato sempre scettico sull’idea che a una città possa in qualche modo convenire ospitare le Olimpiadi: costano tanto e spesso portano meno delle previsioni, quindi molto meno di quanto dovrebbero. Poi mi sono convinto del contrario. Cioè che esiste un modo di organizzare le Olimpiadi tenendo conto del bilancio, quindi del conto economico, ma al tempo stesso di che cosa lasciano alla città che le organizza. E adesso penso che ogni obiezione, ogni critica, ogni contestazione sia fondata. Ma ciascuna o tutte insieme, comprese le lamentele di cui sopra, non riescono a fermare la forza del più importante e imponente evento globale. Vuol dire che Roma 2024 potrebbe essere una benedizione per l’Italia.

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L’Olimpiade è la dimostrazione della forza dell’uomo, della sua intelligenza, della sua tensione verso un risultato, sia sportivo, sia sociale, sia architettonico, sia culturale. Le Olimpiadi scandiscono l’evoluzione dell’umanità, le ricerche tecnologiche, i cambiamenti dell’anatomia umana. Organizzarle è una responsabilità, viverle è un onore, guardarle è un privilegio.