Bayern contro tutti

Come cambia la squadra bavarese con Ancelotti, e chi potrebbe complicarle i piani in Bundesliga. L'analisi di Pietro Nicolodi di Fox Sports.

211 nuovi giocatori per una cifra di circa 400 milioni di euro, i giovani della Germania olimpica reduce dall’argento a Rio, una generazione di allenatori homemade che si sta imponendo, una squadra come il Borussia Dortmund che è un esperimento di eugenetica calcistica e un’altra, il Red Bull Lipsia, appena neopromossa ma con enormi ambizioni in testa. Ma la Bundesliga che riparte stasera sarà, ancora una volta, Bayern Monaco contro tutti. Nessuno, nella storia del campionato, ha vinto il Meisterschale per cinque volte di fila: il Bayern di Ancelotti ci riuscirà? Ce ne parla Pietro Nicolodi, voce della Bundesliga di Fox Sports, che quest’anno, e fino al 2021, trasmette in esclusiva il campionato tedesco. Si parte questa sera con Bayern Monaco-Werder Brema alle 20.30.

L’eredità di Guardiola. 

Guardiola aveva idee diverse rispetto a quelle a cui erano abituati. Possiamo dire che la perfezione dello spagnolo sia stata poco divertente per i tifosi: il gioco compassato, fatto di infiniti passaggi, non piaceva molto a un pubblico che, anziché mille idee per segnare, voleva una squadra che prendesse il pallone e andasse dritta in porta. Ma non dimentichiamo che Guardiola ha vinto tre volte la Bundesliga, e che, se avesse voluto, sarebbe rimasto senza problemi. E la sua esperienza ha arricchito il calcio tedesco: l’impatto di Guardiola è stato tale da diffondersi oltre il Bayern. Per esempio, è stato fondamentale per la Nazionale: non c’era partita dei bavaresi dove non ci fosse Löw a prendere appunti. E anche il Borussia Dortmund, se vogliamo, gioca in modo simile al Bayern costruito da Guardiola.

Bayern Munich's Italian headcoach Carlo Ancelotti arrives for the German Cup (DFB Pokal) first round football match between the German first division team Bayern Munich and the German regional soccer team Carl Zeiss Jena at the stadium in Jena, eastern Germany, on August 19, 2016. / AFP / CHRISTOF STACHE / RESTRICTIONS: ACCORDING TO DFB RULES IMAGE SEQUENCES TO SIMULATE VIDEO IS NOT ALLOWED DURING MATCH TIME. MOBILE (MMS) USE IS NOT ALLOWED DURING AND FOR FURTHER TWO HOURS AFTER THE MATCH. == RESTRICTED TO EDITORIAL USE == FOR MORE INFORMATION CONTACT DFB DIRECTLY AT +49 69 67880 / (Photo credit should read CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images)
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Cosa cambia con Ancelotti.

A livello tattico i giocatori saranno più liberi: meno possesso prolungato, più verticalizzazioni. Copione tattico che si è già intravisto nella Supercoppa vinta contro il Dortmund. E poi anche una gestione più serena dell’ambiente, rispetto agli ultimi periodi. Avrà tante soluzioni a disposizione ed è difficile che ci sia una sola formazione base, ma quello che vedremo sicuramente sarà un rispetto tradizionale dei ruoli. Per esempio, Alaba ha già detto che quest’anno giocherà stabilmente a sinistra, dove con ogni probabilità ci sarà, più avanzato, Ribery. Con i tanti impegni, anche chi non parte immediatamente titolare avrà spazio. Penso a Coman, penso anche all’ultimo acquisto Renato Sanches.

Le prime sensazioni dopo la Supercoppa.

Il Bayern ha mostrato una capacità di stare in campo e di leggere la partita superiori. Quella contro il Borussia Dortmund è stata una partita durissima, il che è strano in Germania, visto che la Supercoppa non è una competizione molto sentita. Invece è stata giocata come una gara vera, e il Bayern, in un match così difficile, è stato bravo nel trovare soluzioni rapide per indirizzare il risultato a suo favore.

La gara di Supercoppa, vinta 2-0 dal Bayern

Le possibili difficoltà.

Poche. Il Bayern è una squadra abituata a vincere, è campione di Bundesliga da quattro anni. Ancelotti non avrà grandi ostacoli nell’ottenere i risultati. Vedo la formazione che giocherà stasera contro il Werder Brema: Neuer, Lahm, Martinez, Hummels, Alaba, Xabi Alonso, Vidal, Alcantara, Ribery, Muller, Lewandowski. Gli altri se la giocano con gente come Moisander e Yatabaré. C’è una bella differenza. Forse l’unico dubbio sulla rosa è che dietro sono un po’ contati, non ci sono molte alternative. Badstuber ormai non è più molto affidabile, e non capisco fino in fondo la cessione di Benatia, anche se con il Bayern non ha mai incantato. Se manca qualcuno, come Boateng stasera, sono costretti ad arretrare qualche centrocampista, come Martinez o Xabi Alonso.

Gli obiettivi.

La Bundesliga devono vincerla per forza. La Champions, ovviamente, è più difficile, soprattutto perché è una lotteria. Poi molto dipende da come arrivi alle fasi decisive, quanti giocatori hai in forma, e così via. Per esempio, Robben nelle semifinali delle ultime due Champions non è mai stato arruolabile. E poi ci sono tanti modi per vincerla, contano molto gli episodi. Quello che è obbligatorio fare è vincere il girone con facilità.

Il rivale principale: il Borussia Dortmund.

Un progetto molto interessante. Se riesce a incastrare bene tutti i pezzi, può venire fuori una grande squadra. Sono molto curioso di vederli giocare, i più giovani come i nomi in cerca di riscatto. Tra i nuovi arrivi, quello che mi sembra più pronto è Dembélé. Poi voglio vedere all’opera Götze. Nel Bayern ha fatto lo stesso numero di gol che aveva fatto al Borussia, e la sua cessione mi ha un po’ sorpreso. Insomma, poteva essere un giocatore che poteva tornare utile ad Ancelotti. E poi in panchina hanno un allenatore molto bravo come Tuchel, che sia a Magonza sia a Dortmund ha già fatto meglio di Klopp. Nel Borussia ha portato un gioco più ragionato, meno pressing e corsa fino all’ultimo che si vedeva con il suo predecessore. Dà belle geometrie alla sua squadra, anche se le partenze di Gundogan e Mkhitaryan da questo punto di vista non aiutano. E poi ha coraggio, per esempio ha lanciato Weigl, uno che non giocava titolare nemmeno nel Monaco 1860.

Le prime belle giocate di Dembélé con il Borussia

Le altre squadre.

Il Bayer Leverkusen ha messo su una bella squadra, oltre a essere allenato molto bene. Ha giocatori funzionali al progetto, Chicharito segna tantissimo e in attacco è arrivato pure un ottimo elemento come Volland. E a centrocampo hanno preso Baumgartlinger, molto bravo nel mettere ordine. Se la giocheranno per il secondo posto con il Borussia Dortmund. Per la qualificazione in Champions c’è anche il Borussia Mönchengladbach, che ha confermato quasi tutta la squadra dell’anno scorso: dei big è partito solo Xhaka, ma è tornato Kramer. E poi è una squadra giovane, da cui ci aspetta un miglioramento anno dopo anno: per esempio, uno che promette tantissimo è Dahoud, fa già cose fantastiche e ha solo vent’anni.

Nell’immagine in evidenza, il neo giocatore del Bayern Monaco Mats Hummels (Christof Stache/AFP/Getty Images)