La vita di Mourinho è più triste della tua

Vive da solo in hotel, esce pochissimo per evitare i paparazzi, e la cosa più divertente che può permettersi sono le app per ordinare cibo a domicilio.

Per José Mourinho, le cose a Manchester non stanno andando benissimo: lo United è settimo in Premier e ha già perso tre volte in campionato. Dell’ultima partita, il 4-0 subito contro il Chelsea, il fotogramma che tutti hanno in testa, più che le reti dei Blues, è stato il modo seccato in cui ha apostrofato Antonio Conte a fine partita («Non si esulta con i tifosi in quel modo sul 4-0, è umiliante per noi»). Per molti il solito vecchio Mou che non sa perdere, ma c’è dell’altro.

In un’intervista a Sky Sports prima del quarto turno di Coppa di Lega contro il Manchester City, José Mourinho ha rivelato come non sia contento della sua vita personale: «È un po’ un disastro». Soprattutto perché la famiglia, la moglie Tami e i due figli, sono rimasti a Londra, mentre il tecnico portoghese vive da solo al Lowry Hotel di Manchester. «La realtà è che mia figlia la prossima settimana compie 20 anni. Tra un paio di mesi mio figlio ne farà 17. Hanno la loro vita a Londra… l’università, il calcio, gli amici. Sono entrati in un’età in cui non mi cercano più come prima. Perciò, per la prima volta, la mia famiglia vive in un modo nuovo».

La sconfitta dello United per 4-0 contro il Chelsea

L’hotel dove alloggia è diventato una prigione d’oro: «I paparazzi sono là fuori ogni giorno. A volte vorrei uscire per una passeggiata e non posso. Vorrei attraversare il ponte per andare in un ristorante. Ma non posso, è davvero mortificante. Ma spesso utilizzo le app per ordinare il cibo a domicilio».

«Comprare una casa? Non lo so… non lo so. Se trovassi un buon appartamento… non quelle case enormi che la stampa dice che sto per comprare. Non comprerò mai una cosa del genere! Ma se trovassi un appartamento carino ben collegato con il garage, forse lo prenderei… ma non so cucinare».

 

Nell’immagine in evidenza, José Mourinho ai limiti del pianto durante un’amichevole precampionato con lo United (Jon Super/AFP/Getty Images)