Dove sono finiti i wonderkid di Football Manager

Grazie al popolare gioco, l'Hoffenheim scoprì Firmino. Ma che ne è stato degli altri, da Freddy Adu a Cherno Samba?

Secondo Transfermarkt, il valore attuale di Roberto Firmino si aggira intorno ai 35 milioni di euro. La scorsa estate il Liverpool ne spese 41 per strapparlo all’Hoffenheim, dove era arrivato nel gennaio 2011. Lutz Pfannenstiel, uno degli scout del club tedesco, ha svelato a TalkSport di essersi servito di Football Manager per individuare il talento brasiliano, che allora militava con la Figueirense in seconda serie. L’Hoffenheim, per portarlo in Germania, spese 4 milioni di euro. Dopo 49 reti in quattro stagioni e mezza e una grossa plusvalenza, non ci sono dubbi che si sia trattato di una scelta felice.

Nell’immaginario dei fanatici di Football Manager ci sono, però, anche calciatori dal potenziale enorme che non sono mai riusciti ad affermarsi nella realtà: Copa90 li ha raccolti in un video. Il nome più noto è quello di Freddy Adu, per anni ritenuto il prospetto più interessante del calcio statunitense. Adu era famoso in tutto il Paese già a 14 anni, età in cui debuttò in Mls: contratti di sponsorizzazione milionari, comparsate televisive, interviste. Nel 2007 finì al Benfica, ma in Portogallo non ebbe fortuna: i portoghesi lo girarono a lungo in prestito, tra Monaco, Belenenses, Aris Salonicco, Çaykur Rizespor. Le esperienze negative ne condizionarono la carriera, al punto da trovarsi senza squadra e barcamenarsi in esperienze improbabili, come nei campionati serbo e finlandese. Oggi Adu gioca nei Tampa Bay Rowdies, formazione della Nasl.

Maxim Tsigalko era uno dei giocatori più promettenti della Dinamo Minsk. In Football Manager 2001/02 Tsigalko aveva caratteristiche tali da renderlo, in prospettiva, un campione di alto livello: la sua carriera, però, si è conclusa nel 2008, a 25 anni, trascorsa tra Bielorussia, Kazakistan e Armenia. Carriera breve anche per l’islandese Andri Sigthórsson, che in Championship Manager 3 figurava come un giocatore di sicuro avvenire. Sigthórsson era tra le riserve del Bayern Monaco, ma in seguito tornò in patria e nel 2004, dopo due annate con il Molde, si ritirò dopo un infortunio. Cherno Samba, oltre a beneficiare delle statistiche incoraggianti di Football Manager, nel 2001 era stato inserito da Don Balón nella lista dei migliori giovani. Finì per girare tantissimo (Inghilterra, Spagna, Finlandia, Grecia, Norvegia) e giocare pochissimo. Altro giramondo è Fábio Paím, di cui si contano 16 squadre all’attivo. Nell’ultima, l’Union Kayl-Tétange, formazione di seconda divisione del Lussemburgo, è stato allontanato per indisciplina.

 

Nell’immagine in evidenza, Freddy Adu con la maglia dei Philadelphia Union, nel 2012 (Otto Greule Jr/Getty Images)