Un po’ di record di Luisão con il Benfica

Contro il Borussia Dortmund ha giocato la sua 500esima partita con le Aquile, ma è solo uno dei tanti primati raggiunti dal difensore brasiliano.

Ha appena compiuto 36 anni, è alla quattordicesima stagione in maglia Benfica e ieri, nel successo prezioso nell’andata degli ottavi di Champions League contro il Borussia Dortmund, ha festeggiato le 500 presenze ufficiali con la maglia delle Aquile. Luisão è ancora un punto fermo del Benfica, per l’esperienza, l’abilità difensiva, la capacità di emergere nei momenti decisivi del match: è stato lui, a inizio ripresa, a staccare di testa su calcio d’angolo, permettendo così a Mitroglou di raccogliere il pallone sotto porta e segnare il gol del definitivo 1-0. La partita del difensore brasiliano, in cifre, parla di 80% di duelli aerei vinti, 4 intercetti, 9 palle liberate. Una prestazione solida arricchita da un dato interessante: Luisão non ha commesso nessun fallo, nonostante di fronte avesse giocatori tecnici e rapidi come Aubameyang, Reus e Dembélé.

Il gol vittoria del Benfica: a colpire di testa è Luisão, Mitroglou realizza

Luisão è arrivato a Lisbona nel 2003 dal Cruzeiro per circa un milione di euro. È il quarto giocatore nella storia del Benfica a collezionare 500 partite ufficiali (giocate, per giunta, tutte da titolare), dopo Nené (578 partite, attivo dal 1968 al 1986), Veloso (538, 1980-1995) e Mario Coluna (525, 1954-1970). È inoltre l’unico non portoghese tra i dieci giocatori più presenti di sempre, ed è il giocatore che ha disputato più partite europee con una squadra portoghese, 122 (seguono Vítor Baía con 98 e Jorge Costa con 90). Nella sua lunga esperienza con il Benfica, Luisão ha vinto diciassette titoli: cinque campionati portoghesi, due Taça de Portugal, sette Taça da Liga, tre Supercoppe nazionali. Le più grandi delusioni sono state le due finali di Europa League perse consecutivamente, nel 2013 e nel 2014.

 

Un altro aspetto di Luisão è la sua pericolosità sui calci piazzati, come ha anche dimostrato nel match contro il Borussia Dortmund. Merito dell’altezza, 1,95 metri, e di uno straordinario tempismo. Doti che gli hanno permesso di segnare ben 45 gol con il Benfica, numero che ne fa il secondo difensore goleador nella storia del club, alle spalle di Humberto Coelho.