La Premier League, quest’anno, è stato qualcosa-di-più di un semplice campionato — per quanto si possa definire semplice il torneo calcistico più ricco del pianeta. È stato, soprattutto, il ring che ha fatto da scenario alla lotta senza quartiere tra alcuni dei migliori allenatori al mondo: Conte, Mourinho, Guardiola, e poi Wenger e Klopp, senza dimenticare alcuni profili emergenti come Pochettino. C’era molta curiosità nel seguire il campionato proprio per capire chi di loro avrebbe avuto maggior presa sui giocatori e l’avrebbe spuntata: la filosofia di Guardiola sarebbe stata immediatamente recepita in Inghilterra? La carica di Conte e Mourinho avrebbe svoltato i destini di Chelsea e Manchester United? Alcune aspettative sono state soddisfatte, altre no o almeno non completamente. Ma, al di là dei risultati, è stato avvincente seguire le battaglie personali tra i tecnici, spesso protratte oltre il campo e figlie degli atteggiamenti, riconoscibili e per certi versi peculiari, dei principali manager d’Inghilterra.
Mourinho, Wenger, Klopp and Guardiola provide their excuses for not winning the league this year | @888sport pic.twitter.com/XJVaaM0lFI
— JOE.co.uk (@JOE_co_uk) 22 maggio 2017
Proprio su questi atteggiamenti gioca questo video, che recupera caratteristiche, modi di fare e anche tic dei principali quattro “sconfitti” di questa Premier League, cioè Mourinho, Wenger, Klopp e Guardiola, immaginando le loro scuse per giustificare la mancata vittoria del campionato. Si va dalla «cospirazione» paventata da Mourinho contro il suo United alla «mancanza di finanze» cavallo di battaglia di Wenger, passando per l’ottimismo ostentato di Klopp e per le difficoltà “ambientali” di Guardiola.