In Spagna parlano benissimo di Guti allenatore

Il Real Madrid sta vivendo un periodo ricco di soddisfazioni: dopo i trionfi della prima squadra, che ha conquistato campionato e Champions League, c’è una formazione giovanile dei blancos che ha fatto razzia di trofei. Lo Juvenil A, che comprende i giocatori Under 19, ha vinto tutti i tre titoli nazionali: campionato, Coppa del Re e Coppa dei Campioni (che, a dispetto del nome, è una manifestazione riservata alle formazioni giovanili spagnole). Allenatore dello Juvenil A è Guti, ex centrocampista dei merengues, che per molti potrebbe seguire le orme di Zidane, anch’egli partito come allenatore della cantera madridista. All’indomani della vittoria per 4-1 contro l’Atlético Madrid di pari età, che ha consegnato al Real la Coppa del Re, il quotidiano spagnolo Marca ha titolato in taglio alto «Guti sta costruendo una squadra giovanile per la storia».

La vittoria in finale di Coppa del Re contro l’Atlético

Guti ha lasciato il calcio nel 2012, dopo un’esperienza di poco più di un anno con il Besiktas. Il resto della sua carriera, invece, lo ha trascorso interamente nel Real Madrid: dalle giovanili, dove ha giocato nella formazione C e in quella B tra il 1994 e il 1996, alla prima squadra, con cui ha militato 15 stagioni, fino al 2010. Con i blancos, Guti ha vinto 15 trofei, tra cui cinque campionati e tre Champions League. Ora si dice molto contento di allenare: «Mi piace molto farlo, sono contento della possibilità che mi ha offerto il Real Madrid. Noi madridisti speriamo che Zidane resti in panchina per tanti anni; ovviamente allenare la prima squadra è il mio obiettivo, ma è ancora molto lontano».

L’unica macchia del campionato di Guti è stata la sconfitta in semifinale di Youth League contro il Benfica: un ko che, anziché mettere in difficoltà la squadra, l’ha rivitalizzata, con i giovani blancos che non hanno più perso una partita. In tutto sono state appena quattro le sconfitte stagionali, anche grazie a una straordinaria efficacia offensiva: i 139 gol realizzati equivalgono a ben 2,89 reti segnate a partita. Alfredo Relaño, su As, ha scritto in un pezzo chiamato “L’alba di un nuovo allenatore”: «Il comportamento di Guti, da giocatore, non faceva pensare a lui come un futuro allenatore. Oggi ha cambiato completamente stile di vita. Ci mette intuizione, coraggio. Vuole una squadra che pressi alta, che tenga palla, che sia audace. Gestisce molto bene i giocatori, sa trattare con quelli più indisciplinati, che, per ovvie ragioni, comprende».