Tutti i fedelissimi di Mourinho

José Mourinho è un allenatore che pare saper instaurare un rapporto di profonda e assoluta fiducia con i propri giocatori. Negli anni ha più volte cercato, e in alcuni casi preteso, il ritorno di calciatori con cui aveva già avuto a che fare. L’arrivo al Manchester United di Nemanja Matic non è altro che l’ultimo tassello di una serie di uomini fidati con cui Mou ha lavorato in più occasioni. «Il mio desiderio era quello di giocare sotto la guida di Mourinho e quando hai un allenatore come lui e un club come questo, non hai bisogno di molto tempo per pensare se accettare. Sono molto contento di lavorare ancora con Jose: è un grande allenatore e quando ho lavorato con lui sono riuscito a tirare fuori il meglio di me e so di poter migliorare ancora con lui», ha detto il giocatore dopo essere stato presentato. L’ennesima dimostrazione del legame che sembra riuscire ad instaurare il portoghese con i propri giocatori.

Prima di Matic c’era stato Ricardo Carvalho, passato dal Porto, al Chelsea fino al Real Madrid, sempre insieme a Mou: un vero e proprio legame inscindibile. Il difensore portoghese, attualmente in forza allo Shanghai Sipg, ha vinto con Mourinho una Champions nel 2003/04 e una Uefa nella stagione precedente. Gli stessi trofei, più una Coppa Intercontinentale, sono stati vinti da Maniche, che con Mourinho era stato prima al Benfica e poi al Porto e al Chelsea. Del gruppo Porto fanno parte anche Derlei, Nuno Valente e Paulo Ferreira, poi arrivato con Mou fino al Chelsea. Hernán Crespo ha seguito Mourinho prima al Chelsea e poi all’Inter, in entrambe le occasioni ha vinto il titolo nazionale, lasciando l’Inter proprio l’anno prima del Triplete.

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Altri fedelissimi sono Michael Essien, Lassana Diarra e Samuel Eto’o, che in momenti diversi hanno giocato per il tecnico portoghese al Chelsea, al Real Madrid e naturalmente, all’Inter nel caso del camerunense protagonista della famosa stagione 2009/2010. Juan Mata, Zlatan Ibrahimovic, e Nemaja Matic non sono che gli ultimi in ordine di tempo, mentre particolare è il caso Lukaku: visto lo scarso impiego riservatogli da Mou nella stagione 2013, l’attaccante belga aveva deciso di lasciare il Chelsea per passare all’Everton. I due si sono ritrovati quest’estate dopo che Mourinho ha scelto Lukaku come successore di Zlatan Ibrahimovic nel suo progetto tecnico.