Il trasferimento lampo di Freddy Adu

Freddy Adu, per anni, è stato il simbolo di un calcio americano in crescita, pronto al grande salto: quel salto, però, non è mai arrivato. Già famoso a 14 anni, dove era già diventato uomo copertina del soccer Usa e al centro di operazioni marketing, Adu nel 2007 sbarcò in Europa, al Benfica, senza però successo. I seguenti prestiti, tra Monaco, Belenenses, Aris Salonicco, Çaykur Rizespor, non cambiarono lo status di potenziale inespresso dell’americano, che ben presto si ritrovò a girovagare tra campionati minori. La sua carriera parla di 13 squadre in otto diversi Paesi.

Oggi Adu ha 28 anni, e negli ultimi due ha giocato nel Tampa Bay Rowdies, in Nasl, un campionato minore del calcio americano. Rimasto svincolato, ha prima svolto un periodo di prova con la formazione di Mls dei Porland Timbers, senza però essere confermato, poi si è accordato con i polacchi del Sandecja Nowy Sacz, neopromossi in massima serie. Adu, però, è stato respinto dall’allenatore della squadra Radosław Mroczkowski, all’oscuro della decisione della società: «È uno scherzo? Ho letto sui media di questo accordo. Ho chiesto al direttore sportivo perché non mi ha detto nulla. Mi ha mandato un messaggio in cui mi diceva che il calciatore sarebbe stato in prova. Il marketing lo sapeva, lo staff lo sapeva… solo l’allenatore non ne era a conoscenza. Qual è il senso di avere questo tipo di giocatore? I dirigenti mi hanno detto per marketing. Allora possiamo prendere pure Janusz Chomontek (un freestyler polacco, ndr)».

Chicago Fire v Philadelphia Union

Adu ha perciò confermato su Twitter che non farà parte del Sandecja. «Non ho avuto occasione di allenarmi con la squadra, devo trovare la migliore situazione per la mia carriera. In passato ho firmato per una squadra senza aver poi l’opportunità di scendere in campo. Non voglio ripetere questo errore».