Quattro sorprese dalle prime giornate di Serie A

Nuove e vecchie conoscenze: Cutrone a Luis Alberto, passando per Lazzari della Spal e Gastón Ramírez.

La Serie A è iniziata da due giornate tra conferme e sorprese. Una delle prime potrebbe essere, a suo modo, il fatto che tutte le previsioni sono per ora confermate: a punteggio pieno troviamo Juventus, Inter, Milan, Napoli e Sampdoria. Una delle sorprese, in fatto di squadre, per ora si chiama Spal: erroneamente indicata come una delle vittime sacrificali del torneo, la formazione di Semplici ha già raccolto 4 punti nelle sfide contro Lazio e Udinese. Ci sono poi ritorni importanti e seconde stagioni. Abbiamo scelto quattro tra i giocatori che hanno più colpito in queste prime giornate di campionato, in attesa di vederli confermarsi lungo i prossimi mesi.

Patrick Cutrone

La più rilevante e chiacchierata è probabilmente la partenza sprint di Patrick Cutrone. Con una carriera calcistica cominciata nella Parediense, Cutrone è entrato a far parte delle giovanili del Milan intorno agli 8 anni dopo un torneo giovanile in cui aveva vinto il premio di miglior marcatore. Il ragazzo nato a Como non è propriamente un predestinato, nonostante le 43 realizzazioni in 67 partite con la Primavera rossonera e le maglie delle Under nazionali, e in pochi si sarebbero aspettati un’esplosione così repentina. Dopo l’amichevole giocata dal Milan contro il Bayern Monaco, in cui realizza due reti, al Milan si comincia a pensare a Cutrone come a qualcosa di più di un semplice riempitivo di una rosa in costruzione. La sua stagione finora parla di 9 gare, 6 reti e 2 assist tra pre-season, preliminari di Europa League e Serie A. Nella gara contro il Crotone chiude praticamente da solo la partita dopo 23 minuti. Cutrone procura il calcio di rigore trasformato da Franck Kessié, con relativa espulsione di Ceccherini, segna in proprio la rete del 2 a 0 di testa attaccando il primo palo e lasciandosi alle spalle il diretto marcatore e serve a Suso la palla per il gol che chiude il match. Dopo aver deciso il ritorno europeo con lo Shkëndija l’attaccante della Primavera si è ripetuto a San Siro, realizzando la rete del momentaneo 1 a 0: sempre su assist di Suso, Cutrone gira alle spalle di Andreolli trovandosi isolato a pochi centimetri dalla line di porta. In entrambe le reti c’è tutta la bravura dell’attaccante nel leggere le situazioni. In particolare nel gol realizzato alla prima giornata Cutrone sembra fare un passo di troppo trovandosi davanti al diretto marcatore; in realtà, l’esagerazione è quasi un eccesso di fiducia nei propri mezzi, nella capacità di attaccare perentoriamente il primo palo e riuscire a girare il pallone in rete. Cutrone sente la dinamica dell’area di rigore, ne capisce il flusso e il ritmo anticipando quello che accadrà. Dotato di un fisico importante, l’attaccante con il numero 63 è un 9 moderno, capace di giocare per se stesso e per la squadra.

La seconda rete consecutiva di Cutrone in Serie A, contro il Cagliari

Manuel Lazzari

Cinque anni fa Manuel Lazzari giocava in Serie D, anche qui le stimmate del fenomeno non ci sono, ma la carriera del giocatore ferrarese ripercorrono piuttosto la narrativa del risultato arrivato a fronte di un estremo sacrificio. Lazzari è, al di là della rete realizzata nell’ultima giornata contro l’Udinese, uno di quei giocatori su cui puntare al Fantacalcio spendendo poco e con la possibilità di prendere poi in giro i propri avversari. Già nello scorso campionato di Serie B è stato determinante per le vittorie della Spal guidata da Semplici. Con un gioco che chiedeva agli esterni di prendersi responsabilità in fase offensiva, Lazzari ha contribuito alla produzione offensiva della propria squadra con 7 assist in 39 gare. Al netto dei numeri, ciò che maggiormente si può notare dalla stagione in B dell’ex centrocampista della Giacomense è lo strapotere fisico che sembra avere rispetto ai propri avversari: associandosi con Schiattarella, Lazzari riesce a trovare spesso il fondo, partendo molto largo a sinistra o tagliando nelle tracce interne. Quando scatta anche da fermo è difficile riuscire a tenerne il passo, ma esagera, a volte, nei tentativi di dribbling. La pulizia dei cross però non è sempre delle migliori, come se, obnubilato dalla necessità di non lasciarsi ribattere il cross, forzi la giocata facendo partire dal proprio piede dei palloni troppo frettolosi.

Parto, temporeggio e crosso con precisione

Gastón Ramírez

Qualcuno nelle discussioni di Twitter si chiede se Gastón Ramírez sia ancora vivo. Era scomparso, l’uruguaiano, negli anni del post-Bologna, a combattere con un campionato che non era poi così adatto a lui. In Premier l’estro, la gioia creativa sono un lusso che non tutti possono permettersi. Nonostante le ottime giocate di Ramírez, 24 presenze, 2 reti e 3 assist, la sfortunata stagione del Boro si è conclusa con una retrocessione in Championship che ha portato a una precoce diaspora dei maggiori talenti del club. L’uruguaiano, nascosto dai radar del mercato, è arrivato alla Samp con la diffusa sensazione di essere una fiche puntata sullo zero. Troppo diverso il campionato italiano, troppo poco convincenti le sue ultime stagioni. Invece Gastón si è vestito del suo abito migliore: 83,9% di precisione nei passaggi, 2,5 passaggi chiave a partita, 3 dribbling di media. A 26 anni ha perso qualche stagione buona ma è tornato a casa nel meglio di una carriera che può illustrare ancora piccoli quadri magnifici. Ogni passaggio, ogni filtrante, mostra una comprensione superiore del gioco, come contro il Benevento, in cui brilla la capacità di ragionamento di aspettare il momento giusto del movimento di Quagliarella.

Sembra aver perso il tempo per il passaggio, poi Ramírez illumina Marassi

Luis Alberto

Siviglia, Barcellona B, Liverpool, Málaga, Deportivo La Coruña: Luis Alberto Romero Alconchel ha soltanto 24 anni ma sembra uno di quei ragazzini divenuti uomini prima del tempo. Troppe annate passate in prestito senza che arrivasse la giusta occasione. Una stagione di rodaggio alla Lazio e poi l’intuizione di Simone Inzaghi: abbassare di qualche metro la posizione di un giocatore dal tasso tecnico elevato, fare di Luis Alberto il sostituto di Biglia, laddove né Lucas Leiva né Davide Di Gennaro danno sempre le garanzie necessarie. Contro il Chievo lo spagnolo è tornato a giocare qualche metro più avanti, agendo dietro l’unica punta Immobile facilitando la verticalità del gioco laziale. Suo l’angolo su cui Immobile realizza il momentaneo 1 a 0, sue alcune intuizioni verticali che per poco non portano l’attaccante azzurro al secondo gol di giornata. Nell’economia del gioco laziale Luis Alberto è l’uomo che aiuta la gestione dei tempi, che pensa le pause per poter aiutare gli inserimenti di Parolo e Milinkovic-Savic. A seconda della tipologia di avversario contro cui la Lazio si troverà a giocare, Luis Alberto può alternativamente fare il centrale che detta i tempi o il trequartista che aiuta a tenere compatta la squadra e che può dar vita all’intuizione per mandare in porta Immobile o i centrocampisti che a turno si inseriscono.

Stop morbido ed elegante, poi il passaggio signorile di esterno destro