La Fifa potrebbe modificare il regolamento per le convocazioni

La Fifa potrebbe modificare il regolamento sulla possibilità, per un calciatore, di giocare per più di una Nazionale. A patto che con la prima abbia disputato un numero molto limitato di partite. La proposta, rivela la Bbc, è arrivata dalla Federazione di Capo Verde, la quale ha chiesto, in sostanza, di allentare l’attuale regolamento: ad oggi è vietato qualsiasi cambio di Nazionale dopo la prima presenza in gare ufficiali. Sarebbe una modifica significativa per il calcio internazionale, ma è un tema che la Fifa sta considerando. Lo stesso Victor Montagliani, presidente della Concacaf, ha ammesso che «ci sono tanti nuovi problemi, tante nuove circostanze, il mondo sta cambiando e dobbiamo adeguarci in qualche modo». Per la federazione internazionale, però, il rischio da evitare è quello di intaccare «l’integrità dello sport». «Sta cambiando l’immigrazione, ad esempio, creando problemi di nazionalità, soprattutto in Africa, in Asia e in Centro America. Per questo abbiamo capito che è il momento giusto quanto meno per riunirci e discuterne», ha detto Montagliani. Con il regolamento attuale, grazie a una modifica entrata in vigore nel gennaio del 2004, un giocatore può rappresentare un Paese a livello giovanile, e poi cambiare bandiera quando deve scegliere la Nazionale maggiore.

Un gol di Puskás con l’Ungheria, prima cambiare maglia e vestire quella della Spagna

In passato diversi giocatori hanno fatto parte di due Nazionali differenti, anche campioni del calibro di Alfredo Di Stéfano, che giocò dalla fine degli anni Quaranta per l’Argentina (6 presenze ufficiali, e una Copa América in bacheca), e dalla seconda metà degli anni Cinquanta per la Spagna (31 presenze), ma non riuscì mai a disputare un Mondiale. Come lui anche Ferenc Puskás, suo compagno di squadra nel Real Madrid: quattro presenze ufficiali con le Furie Rosse, dopo le 85 con l’Ungheria. Ci sono anche due oriundi italiani come Luis Monti – 16 presenze con l’Argentina sul finire degli anni Venti, poi 18 nell’Italia tra il ‘32 e il ‘36, vincendo il Mondiale del 1934 – e José Altafini, che giocò il Mondiale del 1958 con il Brasile e quello del 1962 con la maglia azzurra.