Quanto costa il calcio inglese?

Come ogni anno, la Bbc ha pubblicato il suo report sui costo del calcio, per i tifosi, in giro per Regno Unito ed Europa. È uno studio unico nel suo genere, il più grande nel continente, e raggruppa 13 divisioni in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord, oltre a alcuni dei più grandi campionati del continente. Per il 2017 Bbc ha preso in analisi oltre 2000 prezzi dei biglietti di 10 categorie, dal più economico al più costoso per giornata (acquistabile allo stadio e online), fino ad arrivare agli abbonamenti. Oltre ai biglietti, lo studio analizza il prezzo di alimentari, programmi, magliette e tazze di tè. Dallo studio si capisce come Arsenal e Tottenham, due club della capitale, abbiano i prezzi medi più alti. Per quanto riguarda i Gunners va tenuto conto che gli abbonamenti annuali, con il più costoso che supera il prezzo di 1768 sterline, comprendono sette gare tra Fa Cup o competizioni Europee (la League Cup non è inclusa). Alle spalle di Arsenal e Tottenham, i prezzi medi più elevati appartengono a Chelsea e West Ham. Per quanto riguarda il Brighton, club neo-promosso in Premier League, gli abbonamenti includono i costi per il parcheggio oltre che eventuali altri spostamenti via autobus o treno. Per distacco, l’Huddersfield, altra neo promossa, ha i costi più bassi della Premier e di molte – se non tutte – le squadre di Championship e League One.

Per quanto riguarda i costi di Championship e League One ci troviamo di fronte a un sostanziale livellamento tra le due realtà, con squadre di maggior blasone, come per esempio il Norwich, a tenere prezzi del tutto in linea con quelli della categoria superiore. Se passiamo a osservare, invece, i prezzi della Scottish Premiership, possiamo renderci conto di come siano in linea con quelli della National League inglese. Rangers e Celtic, che hanno i prezzi medi più alti della Lega, non arrivano a competere con il costo dei tagliandi annuali di club come Leyton Orient o Macclesfield.

Newcastle United v Stoke City - Premier League

Dallo scorso anno i club di Premier League hanno concordato di limitare il costo dei biglietti in trasferta a un massimo di 30 sterline. Alcuni club, come lo Stoke City, stanno gestendo schemi che permettano di avere biglietti più economici per i minori di 21 anni. L’Everton è certo che uno su quattro tra i suoi possessori di abbonamenti abbia meno di 22 anni.

Stiamo assistendo a un cambiamento nell’importanza delle entrate dei botteghini? È una delle domande che si pone ad esempio Rob Wilson, esperto di Football Finance alla Sheffield Hallam University. «Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a un cambiamento graduale ma definitivo del modo in cui le squadre della Premier generano le loro entrate. Una volta dominati dalle entrate ai botteghini, contano ora, quasi esclusivamente, sui diritti televisivi. Per molti club questo aspetto rappresenta circa il 70% del reddito di una stagione. Se si aggiungono le entrate per chi guadagna da trasmissioni europee, non sorprende che ci sia stato un congelamento dei prezzi dei biglietti (o anche soltanto una piccola riduzione in alcuni club). C’è stata, ovviamente, una pressione esterna , in particolare dalla Football Supporters Federation (anche se il governo ha portato avanti delle riflessioni sulla questione). La mia opinione è che i club di Premier dovrebbero fare tagli più significativi ai prezzi dei biglietti, poiché ormai non fanno quasi più affidamento su tali entrate. È una visione utopica, ma potrebbe non passare molto tempo in cui si arriverà al punto in cui i prezzi dei biglietti della massima serie inglese saranno più bassi rispetto a quelli della League Two”.