L’Östersunds ha una storia assurda e bellissima

In Inghilterra se ne sta parlando da ieri, dell’Östersunds Fk, un piccolo club svedese nato soltanto nel 1996. Il motivo è semplice: l’Östersunds giocherà contro l’Arsenal ai sedicesimi di Europa League. Ma se ne sta parlando in modo diverso dal solito, principalmente perché l’Östersunds ha una storia davvero unica.

La squadra nasce il 31 ottobre del 1996, dalla fusione di tre club locali. Guardando alla sfida contro l’Arsenal, una curiosità spicca subito: l’Östersunds è stato creato un mese dopo l’assunzione di Arsène Wenger sulla panchina dei Gunners. Si potrebbe aggiungere, rimanendo in tema di curiosità, che l’intera cittadina, situata nella Svezia settentrionale, in cui la temperatura media è di 4 gradi, potrebbe essere contenuta nell’Emirates stadium, contando non più di 45mila abitanti, e lasciando posto per altri 15mila posti liberi.

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L’Östersunds, inoltre, è l’unica squadra europea, fuori dal Regno Unito, a essere allenata da un inglese. Lui è Graham Potter, ex difensore di, tra le altre, Birmingham, Stoke, West Bromwich Albion, poi diplomatosi come allenatore ma senza riuscire a trovare una squadra professionistica. Quando viene assunto dall’Östersunds la squadra è nella quarta serie del calcio svedese, nel 2011, dopo una retrocessione. Daniel Kindberg, presidente della squadra, classe 1967 e proprietario di una società edile, sceglie il manager su consiglio di Graeme Jones, assistente di Roberto Martínez allo Swansea, all’Everton e nel Belgio.

Con il suo arrivo il piccolo club viene immediatamente promosso, e l’anno successivo atterra in Svezia un altro inglese: è Jamie Hopcutt, diciannovenne centrocampista proveniente dalle giovanili dello York City. Hopcutt è ancora una bandiera dell’Östersunds, con 127 partite giocate e 39 gol. L’Östersunds viene promosso nella prima categoria svedese per la prima volta nel 2015, e nella sua prima stagione arriva ottavo. Nel 2017 vincono il loro primo trofeo di un certo prestigio, la Svenska Cupen, ovvero la coppa di lega nazionale, qualificandosi per i preliminari di Europa League.

La prima vittoria, in casa contro il Galatasaray

Prima di accedere alla fase a gironi, il club ha dovuto affrontare tre turni. Proprio il primo sembrava il più duro, contro il Galatasaray. Con un 2-0 in casa e un 1-1 a Istanbul, la squadra è avanzata però a quello successivo. Qui ha sconfitto il Fola Esch, lussemburghese, e all’ultimo scalino ha battuto anche il Paok Salonicco. Nei gironi si è qualificato secondo, dietro l’Athletic Bilbao, battendo anche l’Hertha Berlino. È la prima squadra svedese di sempre a giocare una fase a eliminazione diretta di Europa League.

Nell’Östersunds, oggi, giocano anche parecchi non svedesi. L’Inghilterra è rappresentata da Hopcutt e dall’altro centrocampista Curtis Edwards; c’è l’iraniano – ma nato a Malmö – Saman Ghoddos, già in Nazionale; è nazionale, ma iracheno, anche Brwa Nouri; ci sono poi Hosam Aiesh, palestinese, Fouad Bachirou, delle Comore, ex Paris Saint-Germain, Gabriel Somi, siriano, Alhaji Gero, nigeriano, e tre ghanesi, Frank Arhin, Patrick Kpozo e Samuel Mensiro.

 

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