Phil Neville e le accuse di sessismo

È il nuovo Ct della Nazionale femminile inglese, ma non ha la minima esperienza e ha un passato di tweet piuttosto pesanti.

 

La nomina è arrivata martedì, l’ufficialità risale invece a ventiquattr’ore fa: Phil Neville è il nuovo commissario tecnico della Nazionale inglese femminile. Per l’ex difensore, con un passato diviso tra Man United ed Everton, si tratta del primo incarico vero e proprio da first coach in carriera. La parentesi precedente lo aveva visto infatti a fianco di Nuno Espírito Santo prima e del fratello Gary poi in veste di assistant coach sulla panchina del Valencia. Una gratificazione, ma ancor prima un onere, che Neville ha accolto con consapevolezza: «Sono immensamente onorato e consapevole delle mie responsabilità», ha detto.

Ma c’è dell’altro, e non sono cose buone. Sono state infatti sufficienti poche ore perché emergessero un paio di tweet, da lui stesso pubblicati qualche anno fa sul proprio account, che lasciavano intendere come Neville avesse, per così dire, qualche problema morale nel relazionarsi con il genere femminile. Uno dei più sconcertanti, come rivelato dal Guardian, è questo: «Tranquillo, sono tornato rilassato – ho appena picchiato la moglie. Adesso mi sento meglio!». Oppure il siparietto che segue: dopo aver ricevuto una critica per aver parlato del cricket come attività di svago esclusiva per gli uomini, Neville scrisse: «Non ho menzionato le donne perché ho pensato che sarebbero state impegnate a preparare la colazione/i bambini/i letti», aggiungendo un ironico «sorry women!». Dall’Inghilterra pare inoltre – ed è verso questo aspetto che sono state rivolte le critiche più significative – che la FA fosse a conoscenza dei tweet già prima di affidare a Neville l’incarico di Ct della Nazionale femminile.

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Neville dal canto suo ha provveduto immediatamente a tornare sui propri passi: «Tengo a fare chiarezza sul fatto che quei commenti non erano, né sono, la vera espressione del mio carattere o dei miei valori, e a scusarmi». Permangono comunque le perplessità dell’opinione pubblica e degli addetti ai lavori riguardo la scelta della Federazione, considerata la nulla esperienza di Neville in materia di calcio femminile e soprattutto la considerevole quantità di candidati respinti per fargli spazio – sia uomini che donne. Vicky Huyton, fondatrice del Female Coaching Network (FCN), ha detto che non prova rancore nei confronti di Neville (il riferimento è naturalmente ai tweet), ma che lo trova del tutto inadeguato all’incarico e «spaventosamente imbarazzante» per la FA. Ha aggiunto inoltre una velata accusa ai vertici della Federazione: «Trovo incredibile tutto questo, è un insulto per tutti gli uomini e le donne più portati per quel ruolo».

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La Nazionale inglese femminile non riuscì a qualificarsi per il primo Mondiale femminile, tenuto nel 1991 in Unione Sovietica, e arrivò ai quarti di finale in quello successivo, in Svezia, nel 1995. Gli anni Novanta non furono brillanti, e due Coppe del mondo passarono senza vedere l’Inghilterra partecipare. Nei tornei del 2007 e del 2011 arrivarono due eliminazioni ai quarti di finale, e un ottimo terzo posto nell’ultimo Mondiale, quello canadese del 2015. Attualmente l’Inghilterra è quarta nel ranking internazionale. La giocatrice in attività con più presenze è anche la più presente nella storia della Nazionale: Fara Williams, classe 1984, centrocampista del Reading, ex Arsenal ed Everton. Ha giocato, con la maglia bianca dell’Inghilterra, 162 volte, segnando 40 reti.