La scopa intelligente che sta cambiando il curling

Si chiama Smartbroom e ha rivoluzionato il modo di spazzare il ghiaccio. A Pyeongchang la useranno quasi tutti.

In ogni sport, lo stiamo scoprendo negli ultimi anni molto velocemente, la tecnologia è fondamentale. E nonostante spesso ci si illuda di essere arrivati allo zenit tecnologico, il modo in cui quegli stessi sport sono giocati può ancora cambiare. È una cosa che possiamo notare, ultimamente, in uno sport all’apparenza “elementare” come il curling. Per chi non lo sapesse, in modo molto semplice: il curling è una specie di gioco delle bocce su ghiaccio, in cui l’obiettivo è di lanciare una grossa pietra di granito in una zona chiamata “home”, il più vicino possibile al centro. Per modificare la velocità e la traiettoria della “stone”, due membri di ogni squadra sono dotati di scope per spazzare il ghiaccio. In questo modo si scalda la superficie ghiacciata, aumenta l’umidità e si riduce l’attrito.

In Canada, come ha raccontato il New York Times, tre soci hanno inventato Smartbroom, una scopa che ottimizza il modo in cui si può “spazzare” il ghiaccio. Si sono chiesti, ad esempio: è più importante spazzare velocemente o spazzare imprimendo forza? L’angolo in cui va tenuta la scopa deve essere quanto più possibile acuto o retto? Nessuno, prima, aveva mai studiato scientificamente la cosa. Smartbroom è dotata di quattro sensori che raccolgono dati e li indirizzano su un piccolo display sul manico. I dati raccolti, sulla forza e la velocità impresse, sono raccolti e sintetizzati in uno “Sweeping performance index”, o Spi, facilmente leggibile dagli atleti. Matt Hamilton, medaglia di bronzo con gli Stati Uniti ai Mondiali di curling del 2016, ha ad esempio dichiarato di aver scoperto, grazie a Smartbroom, che riesce a imprimere più forza alla “spazzata” tenendo la scopa quasi verticale, al contrario di quanto pensava prima.

Smartbroom – fondata da Andrew Flemming, Geoff Fowler e Will Hamilton – è stata utilizzata dal Canada alle Olimpiadi invernali di Sochi nel 2014. A quell’epoca, la federazione canadese chiese ai tre di non rifornire altre federazioni. Ma oggi, a pochi giorni da Pyeongchang, sembra che 8 dei 13 Paesi che parteciperanno ai Giochi coreani si siano dotati di Smartbroom. A proposito: il Canada, nel 2014, vinse l’oro sia nella competizione maschile che in quella femminile.