Alcuni nomi interessanti, tra le ultime convocazioni

Da Lautaro Martínez a Rodri e Cook, giovani talenti in cerca di un posto in Nazionale per i Mondiali.

Nel weekend i campionati maggiori si fermano per lasciare spazio alle Nazionali. Sono gli ultimi momenti utili per fare esperimenti in vista del Mondiale in Russia, e per questo sono anche quelli determinanti per capire, spesso, quale sistema di gioco utilizzare, su quale undici titolare puntare, chi tenere dentro la lista dei convocati. Le sorprese dell’ultimo minuto non sono mai mancate, a qualsiasi latitudine, e le convocazioni per le amichevoli di marzo possono essere utili a capire quali nomi inaspettati potremmo vedere in Russia.

Il Portogallo, campione d’Europa in carica, ha aggiunto al proprio gruppo storico alcuni nomi molto interessanti. Ci sono, per esempio, i “milanesi” André Silva e Joao Cancelo, ma anche tre nomi non dati tra i papabili per la spedizione in Russia ma che, considerando la grande stagione di cui si stanno rendendo protagonisti, potrebbero strappare una convocazione in extremis. Gonçalo Guedes è il nome più accattivante: l’esterno del Valencia, in prestito dal Psg, sta mettendo in mostra tutte le sue qualità in Spagna. Dopo le primissime apparizioni con la Nazionale maggiore nel 2015, Guedes è tornato nelle convocazioni negli ultimi mesi del 2017, e la rinnovata fiducia accordatagli da Santos è per lui indubbiamente un buon segnale. Tra i quasi novizi anche due centrocampisti, Bruno Fernandes, con un passato in Italia tra Novara, Udinese e Sampdoria, e Ruben Neves. Il primo è tra i giocatori più rappresentativi di uno Sporting Lisbona che quest’anno sta facendo benissimo, soprattutto in Europa dove è arrivato ai quarti di Europa League. Il secondo gioca in Championship, nel Wolverhampton, ma sta dimostrando di essere di categoria superiore e il prossimo anno potremmo – giustamente – ammirarlo in Premier League.

Le abilità di Guedes in maglia valenciana

Anche nella Nazionale francese ci sono nomi interessanti tra i convocati. Prima volta per due giocatori della Liga: Lucas Hernández dell’Atlético Madrid e Wissam Ben Yedder del Siviglia. Se per il terzino 22enne era solo questione di tempo, la chiamata di Ben Yedder, classe 1990, è sicuramente più sorprendente. Ma non per questo meno meritata: sono ben 19 i gol messi a referto tra le varie competizioni dall’attaccante del Siviglia, compresa la doppietta contro il Manchester United che ha consegnato agli andalusi una storica vittoria a Old Trafford e la qualificazione ai quarti di Champions. Rimanendo sempre tra i convocati di Deschamps, conferma per Benjamin Pavard, 21enne difensore dello Stoccarda con già due apparizioni con i Bleus.

La prova di Ben Yedder a Old Trafford

Il giro degli esordienti continua in Inghilterra, dove il ct Southgate ha convocato Lewis Cook: non una prima volta, ma il centrocampista del Bournemouth non ha ancora collezionato un minuto con la sua Nazionale. Nella squadra di Howe, decima in Premier League, Cook è uno dei cardini, da centrocampista box-to-box in grado di distinguersi in entrambe le fasi. Ancora a centrocampo, ma stavolta nella Spagna, spicca la convocazione di Rodri, giocatore del Villarreal: da molti indicato come l’erede di Busquets, Rodri sta mettendo in fila prestazioni convincenti, meritandosi così la prima convocazione da Lopetegui.

Lewis Cook viene indicato come il possibile successore di Emre Can

Andando oltreoceano, in Sud America, prima convocazione per Lautaro Martínez con l’Argentina: l’attaccante del Racing, su cui è forte l’interesse dell’Inter, sta mettendo in mostra un bagaglio completo validissimo – grandi giocate, facilità nel saltare l’uomo, e anche tanti gol. Sampaoli non poteva non accorgersi del suo gran momento, affiancandolo ai mostri sacri dell’Albiceleste come Messi e Agüero. Spostandosi di qualche chilometro, in Uruguay, un giocatore della nostra Serie A è stato premiato da Tabárez: Lucas Torreira, già valido prospetto in B con il Pescara e oggi centrocampista di grande affidabilità con la Samp. Per lui, la convocazione in Russia è tutt’altro che impossibile.