Antoine Griezmann è in un limbo

Ha segnato una doppietta nella finale di Europa League, ma i tifosi dell'Atlético lo hanno fischiato nell'ultima di campionato e ora potrebbe accettare il Barcellona.

Una smorfia basta già a dire tutto, in positivo o in negativo. Mercoledì scorso, nella finale di Europa League contro il Marsiglia, Antoine Griezmann ha segnato una doppietta e ha trascinato alla vittoria la sua squadra, l’Atlético Madrid. Il gol del 2-0 è arrivato dopo un rapido inserimento dalla destra: difendendo il pallone col corpo dal recupero di un difensore, Griezmann ha scavalcato Mandanda in uscita con un tocco sotto di sinistro. Mentre la palla rotolava verso la porta, l’attaccante francese aveva già capito come sarebbe andata a finire, che il 2-0 avrebbe chiuso la partita e l’Atlético avrebbe alzato la coppa: per questo, per un breve istante, cadendo, ha sorriso.

Domenica i biancorossi hanno giocato l’ultimo match di campionato in casa contro l’Eibar, terminato 2-2 con una doppietta di Fernando Torres. Griezmann non è sceso in campo da titolare, ma quando è entrato al 59′, al posto di Koke, è stato fischiato da tutto il Wanda Metropolitano a ogni tocco di palla. In un servizio del programma sportivo spagnolo El día después, sottotitolato in inglese da un utente di Reddit, si vedono capitan Gabi scuotere la testa deluso e indicare con le mani il sette, numero di maglia di Griezmann, Torres abbracciare il compagno di reparto per fargli forza e, addirittura, Simeone mandare Godín a chiedere ai tifosi di trasformare i fischi in applausi. Poco dopo Torres si è rivolto a Griezmann dicendogli: «C’è bisogno di te qui», e l’ex Real Sociedad ha faticato a nascondere le lacrime.

Simeone parla e il popolo lo segue

Non è una novità che Griezmann piaccia al Barcellona, pronto a pagare la clausola di 100 milioni per portarlo al Camp Nou. Nei giorni scorsi l’Atlético Madrid aveva attaccato la squadra catalana in un comunicato ufficiale a nome dell’amministratore delegato Miguel Angel Gil: «Siamo stufi dell’atteggiamento del Barcellona. Mi sembra un’assoluta mancanza di rispetto per l’Atletico e i suoi tifosi che un presidente, un giocatore e un dirigente dello stesso club parlino come fanno loro di un calciatore che ha un contratto in vigore con un’altra società e che tra pochi giorni giocherà una finale di una competizione europea». La decisione spetterà al giocatore ed è probabile che non arrivi prima della conclusione del Mondiale, anche se − scrive El País − Griezmann era intenzionato a restare, prima dei fischi del Wanda Metropolitano.