I lozhki saranno le vuvuzela del Mondiale di Russia

Sono dei cucchiai tipici e disturbano meno rispetto allo strumento sudafricano.

“Lozhka” in russo vuol dire cucchiaio. Quando il fabbricante di strumenti musicali Rustam Nugmanov ha provato a immaginare quello per il Mondiale 2018, l’erede delle vuvuzela sudafricane e della caxirola brasiliana, ha subito pensato a uno strumento tipico del suo Paese, capace di dare diversi ritmi e, allo stesso tempo, non disturbare troppo i giocatori in campo, come accaduto invece durante la Coppa del mondo 2010.

Era anche difficile guardare le partite in televisione

Per questo ha scelto i lozhki, cucchiai di legno che da secoli vengono usati nella musica tradizionale russa. Si suonano uno contro l’altro sulla mano o percuotendoli con un terzo cucchiaio e la tecnica non è semplice, tanto che per i tifosi meno esperti sono stati prodotti dei lozhki di plastica, più facili da suonare.

«Potevamo decidere tra la treshchotka, lo shaker e i lozhki, ma per evitare i problemi già incontrati negli altri Paesi, come nel caso della caxirola in Brasile che produceva un suono molto forte, simile a quello di un alveare e sempre con lo stesso ritmo, abbiamo scelto i cucchiai», ha spiegato alla Reuters Nugmanov, che ha ricevuto un finanziamento di un milione di rubli (quasi 14 mila euro) per la produzione dei “lozhki della vittoria”, come sono stati ribattezzati quelli in vendita durante il Mondiale.

Nel video di EuroNews, la storia dei lozhki