Al quinto posto della classifica marcatori del Mondiale, con tre reti, c’è un giocatore assolutamente inaspettato: Yerry Mina, che ha segnato quanto gente come Cavani e Diego Costa, e addirittura più di tutta la Germania. Grazie alla sua altezza – 195 centimetri – e alla sua capacità nel gioco aereo, Mina ha segnato alcune delle reti più importanti per la Colombia: il gol qualificazione contro il Senegal, per esempio, ma anche il pareggio contro l’Inghilterra che ha trascinato la sfida ai calci di rigore e l’1-0 alla Polonia.
Il gol di Mina contro l’Inghilterra
Mina, 24 anni, è da poco arrivato nel calcio europeo: a gennaio si è trasferito dal Palmeiras al Barcellona per quasi 12 milioni di euro, ma l’impatto con la nuova squadra non è andato per il verso migliore. Ha giocato appena cinque partite in Liga, tra cui le ultime tre, a campionato già vinto dai blaugrana. Ma, soprattutto, a volte non era nemmeno nella lista dei convocati di Valverde. Una situazione difficile che Mina ha raccontato per la prima volta durante una conferenza stampa a Bogotà: «Quando vedevo di non essere nemmeno tra i panchinari, di non essere nemmeno considerato, ho iniziato ad allenarmi da solo a casa. È molto duro vedere le partite della tua squadra in tv: sono stati momenti difficili che non auguro a nessun giocatore».
«Sono stati momenti molto tristi per me, perché le cose non stavano andando per niente bene. A volte credevo che la situazione sarebbe cambiata di lì a poco, ma non è successo. Mi sentivo come se tutto franasse su di me, mi sentivo come se niente andasse per il verso giusto. Come se non riuscissi nemmeno a passare un pallone, nemmeno ad allenarmi». Nella prima partita del Mondiale, contro il Giappone, Mina non figurava tra i titolari: «Ero nervoso perché non avevo giocato per niente. Andare in Russia e vedere che le cose non cambiano è davvero dura da affrontare. Ma Dio mi ha dato l’opportunità di andare avanti e mostrare il mio valore».