Bernardeschi, la nuova Champions, il modello Red Bull: il nuovo Undici

Tutti i contenuti del numero 23, in anteprima.

Ormai stabilmente tornati dalle vacanze, siamo anche pronti per tornare in edicola. Ci siamo preparati senza pensare al mercato, ma guardando al futuro: perché questa sarà la stagione decisiva per il rilancio del calcio italiano, in “casa” e in Europa, e soprattutto è l’anno in cui nasce la Nations League e l’Italia calcistica torna in campo. Considerato tutto questo, abbiamo scelto Federico Bernardeschi: perché è uno dei talenti più solidi, versatili e spettacolari della nuova generazione, e perché questo, scommettiamo noi, sarà il suo anno. Con la Juventus e con la Nazionale. Abbiamo passato con lui una giornata a Milano, l’intervista è di Francesco Paolo Giordano, le fotografie di Luca Grottoli.

Proseguiamo con le interviste: dopo “Berna” troverete anche le parole di Marc-André ter Stegen, intervistato da Roger Xuriach e Aitor Lagunas dei nostri amici spagnoli Panenka, e fotografato da Xavier Torres-Bacchetta: perché è, insieme ad Alisson ed Ederson, uno dei massimi interpreti del ruolo in senso moderno, che è una cosa che ci interessa sempre. A proposito di Germania, anche un approfondimento senza pregiudizi sul modello Red Bull: come fa il network del toro rosso a produrre utili, plusvalenze e risultati tra Lipsia, Salisburgo e New York? Con innovazioni tattiche, condivisione di idee e una linea costantemente “verde”. L’analisi è di Alec Cordolcini, gli scatti di Fabrizio Albertini. E rimanendo nell’ambito estero, Alfonso Fasano analizza la tendenza, comune a Tottenham, Atlético Madrid e Borussia, a creare un brand e un “soft power” senza avere la potenza economica delle rivali. E quindi scegliendo oculatamente sia i giocatori che l’allenatore e l’identità che la squadra avrà in campo. Visto che tra pochi giorni inizieranno le settimane della moda, abbiamo voluto occuparci anche un po’ di vestiti, appunto: Silvia Schirinzi ha scritto per noi una breve storia del legame tra football e fashion, dagli ultras ai nuovi marchi come Balenciaga e Vetements.

Arriviamo poi alla parte più calda: la Champions League. Si parte il 18 settembre con una formula completamente rinnovata, nelle regole, negli orari, nell’economia, nei protagonisti: per questo ci siamo concentrati soprattutto sui numeri, per evidenziare la crescita della “coppa delle coppe”, ormai sempre di più la vera competizione che conta, per le squadre europee. All’interno, oltre a tutte le novità delle prossime tre edizioni, quattro editoriali sui protagonisti italiani: Juventus, Roma, Napoli, Inter. A chiudere, un saggio di David Winner, l’autore del bellissimo Brilliant Orange (minimum fax, 2017), che racconta la storia dello stretto rapporto tra il calcio e il simbolismo religioso. A chiudere, una guida turistica a sette città europee – naturalmente protagoniste del prossimo calcio – realizzata in collaborazione con Expedia.it, e un portfolio sul calcio di strada in Mozambico realizzato dal fotografo Simon Heger Knudsen.

Spazio agli altri sport: prima un emozionante longform sul surf firmato Federico Leoni ci porta dentro uno sport che è fatto di onde, violenza, una natura brutale, freddo, solitudine, ribellione, altro che cliché estivi (le fotografie sono di Filippo Maffei); poi un viaggio – di Giuseppe De Filippi – nella Ryder Cup, la sfida tra Nuovo e Vecchio continente sui green del golf, che per la seconda volta nella storia abbandona il terreno anglosassone e si avventura in Europa. Una sfida naturalmente politica, tra Macron e il “golfista” Trump. Spazio poi, nell’ultima sezione Arena, a una finestra sui Mondiali di pallavolo (di Gian Marco Porcellini) e sulla Rolex Swan Cup (di Matteo Zaccagnino). Come sempre, ci vediamo in edicola. Buona lettura!