Real Madrid e Barcellona hanno sbagliato il mercato?

I loro nuovi acquisti non giocano.

Real Madrid e Barcellona hanno monopolizzato negli ultimi anni la Champions League, trofeo che non esce dalla Spagna dal 2013 quando a conquistarlo fu il Bayern Monaco. La squadra della capitale (con 4 successi) e i blaugrana (vittoriosi nel 2015) si sono dimostrate brave sia nel mantenere un nucleo di giocatori di livello, sia nel saperlo migliorare nelle varie sessioni di calciomercato con innesti sensati. Mai come quest’anno però si presentano senza essere estremamente favorite, complici partenze importanti per i blancos e una rosa che nei suoi uomini chiave va verso la fase calante della carriera per i catalani. In estate dunque entrambi i club si sono mossi sul mercato per ringiovanire le proprie rose e renderle competitive, ma i frutti di questi investimenti stentano a farsi vedere.


La presentazione di Mariano Díaz al Santiago Bernabéu

A Madrid, dopo gli addii di Zidane e Ronaldo, e quello di Kovacic, andato in prestito al Chelsea, sono arrivati quattro giocatori per un esborso totale di 143 milioni di euro. Il belga ed ex colchonero Thibaut Courtois è stata la scelta madrilena per sistemare il problema tra i pali, dopo che Navas, soprattutto nell’ultima stagione, non aveva dato più le garanzie che aveva offerto negli anni passati. Odriozola invece è il futuro della fascia destra spagnola, un prospetto di sicuro affidamento cui porgere l’eredità di Carvajal sia in maglia bianca che in quella rossa della Nazionale. I colpi più grossi però il Real, come da tradizione, se li è riservati per l’attacco: sono arrivati infatti Mariano Díaz dal Lione e Vinícius dal Flamengo.

Il primo si è assunto il compito di rimpiazzare Cr7, prendendosi quella che per nove anni è stata la sua maglia. Per Díaz si tratta di un ritorno; il venticinquenne infatti aveva già militato nella seconda squadra del Real prima di esplodere in Francia. Per concludere c’è il pezzo pregiato del mercato, ossia il brasiliano, appena diciottenne Vinícius. Per il ragazzo si tratta della prima esperienza fuori dalla sua nazione, anche se l’hype che lo accompagna è enorme e si è alimentato anche dalle sue uscite con le Nazionali brasiliane e dai suoi primi gol con il Real Madrid Castilla. Tuttavia gli ultimi tre menzionati devono ancora mettere piede in campo per i Blancos. Quella che sorprende maggiormente è la situazione di Mariano; il nuovo allenatore Lopetegui infatti in estate ha fortemente voluto un nuovo numero nove che potesse far rifiatare Benzema e qualche volta anche affiancarlo, ma, almeno per ora, non sembra essere stato conquistato dal nuovo innesto.


Le quattro nuove facce dei blaugrana

Pure il Barcellona ha dovuto salutare suo malgrado un giocatore storico come Iniesta, ma anche altri comprimari di questi ultimi anni, come André Gomes, Aleix Vidal, Deulofeu, Digne, Mina e Paulinho. Al Camp Nou è tornato Rafinha e sono arrivati Vidal, Lenglet, Arthur e Malcom, pagati complessivamente 129,5 milioni di euro. Il cileno arriva da tre anni tra alti e bassi in Baviera e cerca riscatto a Barcellona, Lenglet invece è la scommessa sul futuro dei blaugrana che con il francese, prelevato a suon di milioni di euro dal Siviglia, contano di aver messo a posto la difesa per anni.

Altre operazioni volte al presente ma soprattutto al futuro sono quelle di Arthur, giovane centrocampista brasiliano che nelle speranze barcelloniste dovrebbe ricalcare la carriera di Xavi, e Malcom, strappato alla Roma, ex ala del Bordeaux che completa un reparto già composto da Coutinho, Dembélé, dal redivivo Munir, oltre che dai soliti Suàrez e Messi. Anche Valverde però negli ultimi giorni ha dovuto difendere il lavoro svolto dalla sua dirigenza e giustificato la sua scelta di non dare ancora la titolarità a nessuno dei quattro nuovi acquisti finora in campionato. «Se avessi fatto giocare tutti e quattro, mi avreste chiesto dei quattro dello scorso anno lasciati fuori; la competizione in questa squadra è importante. Questi sono giocatori che arrivano in un grande club e devono adattarsi; lo stanno facendo e quindi avranno la loro chance», ha detto l’ex tecnico del Bilbao.