Il nuovo numero di Undici dedicato all’Italia

Italia, appunto, ma anche videogiochi, Champions e LeBron.

La vittoria contro la Polonia nell’ultima tornata di Nations League non significa soltanto tre punti: il gioco espresso, l’entusiasmo mostrato, la convinzione del proprio potenziale sono state quasi delle fondamenta di un nuovo cantiere, quello del futuro della Nazionale e dell’intero movimento calcistico. Il numero di Undici che trovate in edicola parte da quel gol: a mente fredda, dopo la delusione dei Mondiali, dopo il cambio in panchina, mentre si concludono le celebrazioni per i 120 anni della Figc, abbiamo deciso di realizzare un issue quasi tematica, una riflessione appassionata sull’Italia. Il passato, l’identità, la storia e poi l’oggi.

Ci sono grandi firme, italiane e internazionali – perché la maglia azzurra è un cult in tutto il mondo – come quelle di Sandro Veronesi, che ha ricordato della passione di vivere gli Azzurri negli anni Sessanta, in radio o nelle televisioni “condivise”; c’è Simon Kuper, editorialista del Financial Times, che ha raccontato della fascinazione che la squadra italiana ha sempre avuto all’estero («Quando un tifoso muore», ha scritto nel 1994 nel suo primo libro, Calcio e potere, «va in Italia, dove trova i migliori calciatori del mondo, partite trasmesse in chiaro in televisione, e numerosi quotidiani sportivi. Un bel clima, anche».

C’è poi una storia di quel colore, che per un breve periodo mutò in nero, e che ha caratterizzato le vittorie sparpagliate in questo secolo abbondante di storia, raccontata da Matteo Marani, e un reportage di Davide Coppoda Coverciano, che quest’anno festeggia i 60 anni, in cui ripercorriamo la vita di un centro che quando fu fondato, nel 1958, fu il primo del suo genere nel mondo, ispirato ai villaggi olimpici del primo Novecento. Per quanto riguarda le fotografie, Delfino Sisto Legnani ha scattato 12 tra le maglie più importanti della storia azzurra, dagli anni Trenta a oggi, e Claudia Ferri ha ritratto il nuovo e il vecchio Coverciano. Infine, una lunga guida tra presente e futuro: gli appuntamenti raggiunti dalle giovanili, dalla Nazionale femminile che giocherà il Mondiale, l’Europeo Under 21 che ci aspetta nel 2019. E poi: James Horncastle, esperto pundit di football italiano per Espn, racconta l’inizio dell’avventura di Mancini, e perché è lui l’uomo giusto; il professor Donato Masciandaro, dell’università Bocconi, sull’economia della Federazione; e Giuseppe De Bellis chiacchiera con Michele Uva, direttore generale Figc e vicepresidente Uefa, di undici risultati raggiunti in questi anni. A chiudere la sezione azzurra, un riepilogo di tutte le puntate di Squadra Italia, il progetto realizzato con Eni in cui, negli ultimi due anni, abbiamo raccontato ogni spettro delle Nazionali, dai magazzinieri al centro medico passando, ovviamente, da chi scende in campo in ogni categoria.

Spazio al resto del calcio: la Champions League e l’Europa League entrano nel vivo, e raccontano il meglio che c’è nel continente, perché è il terreno dove si scontrano le eccellenze calcistiche d’Europa. Gli scatti delle finali degli ultimi anni di Joel Marklund accompagnano uno speciale curato da Francesco Paolo Giordano in cui affrontiamo il tema dell’imprevedibilità delle due competizioni, che le rende appassionanti e “thrilling” ogni anno di più; e due interviste con Fabio Capello e Daniele Adani sulle rispettive coppe.

Il longform è dedicato ai videogiochi e agli innumerevoli pomeriggi passati davanti alla televisione a sfidare gli amici o gli avversari virtuali con giocatori come Castolo, Valery, Ximenes e Cellini: lo ha scritto Francesco Guglieri, le fotografie sono di Mattia Greghi. E visto che inizieremo a fare le ore piccole guardando la Nba, c’è Mauro Bevacqua che ci porta nel mondo di LeBron James, che ha portato “his talent” sulla West Coast. Per chiudere in bellezza, la seconda parte di una vera e propria guida di viaggio, iniziata nello scorso numero, su quattordici città da visitare in Europa seguendo la propria squadra: Liverpool, Lisbona, Amsterdam, Atene, Barcellona, Mosca, Istanbul. Buon viaggio insomma, e se passate in edicola, buona lettura.