Golden State ha un abbonamento che non fa vedere il campo

Solo per stare al bar e guardare il match su schermo.

La Nba vive di cicli da sempre, e l’ultimo più florido è quello dei Warriors di Golden State guidati da Steve Kerr, che hanno vinto 3 degli ultimi 4 anelli. Prima di questo exploit, i Warriors non erano molto titolati: una vittoria nelle Finals nel 1975, un’altra nel 1956 (più una non di Nba ma di Baa, nel 1947). Anche per questo il pubblico gialloblu è notevolmente aumentato negli anni, e una nuova arena è in costruzione non più a Oakland ma a San Francisco. Ma la Oracle Arena è per ora ancora attiva, e la squadra introdurrà un biglietto per accogliere più spettatori all’interno del palazzetto, senza tuttavia permettere loro l’accesso al campo.

È da oltre 300 partite che l’Arena è sold-out, e la lista di attesa per un abbonamento ha toccato la cifra di 44mila persone. Anche per questo Golden State ha messo in vendita duecento pass “In the Building“. Sono pass mensili e costano 100 dollari, e permettono sì l’ingresso nello stadio, ma non sul campo. I tifosi con i pass ItB si dovranno accontentare di avere accesso ai bar e al ristorante della Oracle Arena, ma senza poter vedere direttamente la partita, che si potrà seguire invece su schermo. Il prezzo sembra alto ma, considerata la frequenza dei match in Nba, significa che un abbonato a questo nuovo tipo di pass potrebbe avere 33 accessi (fino ai playoff, esclusi) per circa 18 dollari a partita.

È un test interessante ma controverso: se da un lato i biglietti “obstructed view”, cioè scontati a causa di posizioni scomode e da cui non è possibile vedere tutto il campo, sono una cosa piuttosto comune, non era mai stato messo in vendita un pass per non vedere la partita. Ma la voglia di “sentire l’atmosfera” della Oracle Arena, a un prezzo tutto sommato non proibitivo, potrebbe non essere un buco nell’acqua.