Andrés Iniesta con il Barcellona ha giocato oltre 670 partite in tutte le competizioni, nazionali e internazionali, ,a soprattutto 38 edizioni del Clásico contro il Real Madrid. La rivalità tra Barcellona e Real Madrid è sempre stata una delle più particolari d’Europa, ma si è anche mantenuta, molto spesso, nei confini della sportività. Una delle dimostrazioni, il fatto che la maglia indossata proprio da Iniesta durante il suo ultimo Clásico è stata tenuta da Sergio Ramos, capitano avversario, che scrisse poi su Twitter: «Ci mancherai, amico mio». È comprensibile, che ci sia sempre stata una grande amicizia oltre la rivalità: d’altronde Real Madrid e Barcellona forniscono la cosiddetta “spina dorsale” alla Nazionale spagnola.
Ma c’è stato un momento in cui i rapporti, anche tra compagni di Furie rosse, sono stati molto difficili. Lo ha raccontato Iniesta al programma Salvados andato in onda su La Sexta. Il responsabile, secondo il centrocampista manchego, è stato uno in particolare: José Mourinho. Mou allenò il Real Madrid per tre anni, dal 2010 al 2013, e secondo Iniesta, in quel periodo, «non c’era più la rivalità che era sempre esistita, c’era qualcosa di più, era odio». Ha aggiunto: «Non c’era bisogno di essere del Barça o del Real Madrid per accorgersi che quella situazione era intollerabile. E il componente chiave di tutto questo era Mourinho. Era impossibile non vederlo». E la tensione, secondo Iniesta, «ha causato molti danni anche alla Nazionale spagnola».
Nonostante l’acredine, il record di risultati di Mourinho contro il Barcellona non è propriamente dei migliori: in 27 incontri ha raccolto appena 8 vittorie, a cui si aggiungono 9 pareggi e 10 sconfitte.