Bersi una birra al Mondiale 2022 costerà molto caro

È appena stata introdotta una "sin tax" del 100%.

Non sarebbe stato facile comunque godersi una birra in Qatar, durante i Mondiali del 2022 – gli expat possono accedere agli alcolici grazie a un permesso, e naturalmente non si può bere in luoghi pubblici – ma le cose si sono complicate ancora un po’: il Qatar ha promulgato quella che è stata definita “sin tax”, ovvero un’accisa del 100 per 100 sulle bevande alcoliche.

L’annuncio è stato dato dalla Qatar Distribution Company, l’unico organismo deputato a vendere bevande alcoliche nel piccolo stato del Golfo, e si rivolge ufficialmente alle sostanze “dannose per la salute”. La notizia è stata successivamente confermata all’agenzia Afp da un portavoce del governo.

I prezzi degli alcolici nella monarchia erano già considerevolmente alti, ma la nuova tassa li ha fatti arrivare a prezzi decisamente inusuali: una cassa di 24 lattine di Heineken, è stato calcolato, costerà circa 91 euro, una bottiglia di gin circa 80 euro e una bottiglia di shiraz sudafricano (una delle varietà di uva più in voga in Sudafrica) circa 20 euro.