Ousmane Dembélé è l’ambidestro perfetto

Tra piede destro e sinistro, ha segnato lo stesso numero di gol.

Dopo le polemiche sui videogame, sul junk food e sugli allenamenti saltati, Ousmane Dembélé sta finalmente giocando bene. Il francese classe ’97, pagato oltre 100 milioni al Borussia Dortmund, nell’ultimo periodo ha trovato continuità da titolare nell’attacco del Barça, tanto da mettere ai margini Coutinho. Nell’ultima giornata, prima di uscire per un infortunio a una caviglia che lo terrà fuori per un paio di settimane, ha segnato il gol dell’1-0 contro il Leganés con un preciso piatto destro. Un colpo che avrebbe potuto riprodurre tranquillamente con il mancino, visto che su quaranta gol segnati con i piedi in carriera tra club e nazionale, Ousmane Dembélé ne ha segnati venti di destro e venti di sinistro.

Un equilibrio perfetto che fa del nazionale francese un attaccante difficile da leggere per il diretto avversario.  Dembélé è perfettamente ambidestro: nemmeno lui stesso ha le idee chiare su quale sia il suo piede preferito, come conferma quest’intervista rilasciata ai tempi del Rennes, nel 2016.
Giornalista: «Sei destro o mancino?»
Dembélé: «Mancino»
Giornalista: «Sicuro? Perché segni anche di destro»
Dembélé: «Sì, sono più mancino»
Giornalista: «Ma i rigori li tiri di destro vero?»
Dembélé: «Sì»
Giornalista: «Perché?»
Dembélé: «Perché calcio meglio con il destro»

L’intervista in cui Dembélé dà risposte contrastanti sul suo piede preferito

Dopo un grande inizio di stagione, con gran gol in Supercoppa sul Siviglia e tre reti nelle prime quattro di Liga, il numero 11 del Barcellona aveva attraversato un periodo negativo, alimentando polemiche per il suo comportamento fuori dal campo (aveva saltato un allenamento dopo una nottata passata alla playstation con gli amici). Dembélé ha risposto alle critiche con l’importantissimo gol del pareggio sul campo dell’Atlético Madrid e iniziando una serie di prestazioni molto positive. Oggi, dopo 27 partite con 13 gol e 5 assist, è un punto fermo del tridente con Messi e Suárez.

Destro potente al Siviglia e sinistro dolce al Villarreal