Il Sunderland ha fondato un fan club in Corea del Nord

Un'operazione di marketing, ma anche umanitaria.

Un club ufficiale dei tifosi del Sunderland nell’impenetrabile Corea del Nord. Il club del Tyne non vive un momento storico particolarmente positivo – il documentario Sunderland ‘Til I Die”, prodotto da Netflix, ha raccontato la doppia retrocessione dalla Premier alla League One tra il 2017 e il 2018 –, eppure la fede per i Black Cats è pronta per essere esportata in una delle nazioni più isolate del pianeta. Merito di Tom Fowdy, tifoso emigrante e fondatore di Visit North Korea, una piattaforma che guida le persone nelle visite al paese governato da Kim Jong-un. Il Sunderland è il primo club europeo che prova ad espandere la sua fanbase in Corea del Nord, un territorio che non ha praticamente accesso ai canali social e commerciali necessari per approfondire la conoscenza del calcio internazionale.

L’assenza di grandi contaminazioni rappresenta un’occasione per Fowdy, che ha parlato al sito ufficiale della sua squadra del cuore: «Partiamo da zero, ma siamo certi dell’operazione: il tifoso del Sunderland ha uno spirito che può attecchire con gli abitanti della Corea del Nord, questo club può rappresentare un’opportunità perché si aprano verso il mondo. Certo, gli appassionati di calcio hanno conoscono la Premier League, tendono a seguire le grandi squadre, ma nessuna società si è avvicinata così tanto al loro ambiente. Cercheremo di aprire un nuovo mercato per il Sunderland, ma non perderemo di vista gli aspetti legati alla solidarietà: creeremo partnership con scuole e altre istituzioni, in modo di poter donare attrezzature ad un popolo meno fortunato».