Cosa succede al calcio in Venezuela con la crisi politica

Il campionato è stato sospeso a tempo indeterminato.

La crisi politica del Venezuela ha raggiunto il suo apice negli ultimi giorni, a seguito del blackout elettrico che ha colpito Caracas e le maggiori città a partire da giovedì scorso. Era inevitabile che anche lo sport dovesse risentire delle problematiche sociali e logistiche derivanti dallo stato di emergenza, e allora il presidente della federcalcio Laureano González ha fermato tutti i campionati «a tempo indeterminato, fino a quando non ci saranno di nuovo le condizioni per garantire il normale svolgimento degli incontri programmati». Oltre al torneo di Prima Divisione, sono stati sospesi anche il campionato di Seconda Divisione e quello femminile.

 

Lo stadio Metropolitano colpito dal blackout pochi minuti prima del match di Copa Libertadores tra Deportivo Lara ed Emelec

Secondo la versione di Nicolas Maduro, presidente del Venezuela, la mancanza di energia elettrica «è dovuta a un sabotaggio informatico degli Stati Uniti, secondo una strategia terrorista che mira a rovesciare il potere». Il Paese è reduce da anni di recessione economica, le stime relative al 2017 riportavano che l’87% dei cittadini venezuelani vivevano in condizione di povertà. A fine 2018 le elezioni vinte dallo stesso Maduro sono state contestate dalla Comunità Internazionale, così il nuovo mandato del presidente uscente è ancora oggetto di discussione. Dall’altra parte c’è Juan Guaidó, da gennaio presidente ad interim e appoggiato da tutti i più importanti paesi occidentali, Stati Uniti e Regno Unito su tutti.

Sudamericano Under 20 2019: Venezuela-Brasile 2-0

Una situazione esplosiva che rischia di rallentare il processo di crescita del calcio venezuelano, che non era mai stato prima d’ora così competitivo. La Vinotinto Under 20 ha vinto il girone di qualificazione dell’ultimo Sudamericano di categoria, ha battuto il Brasile nella fase finale, risultati positivi in continuità con il terzo posto raggiunto nell’edizione 2017, e con il successivo quarto posto alla Coppa del mondo giovanile. In Venezuela c’è grande attenzione sul calcio giovanile, non a caso il ct della Nazionale maggiore Rafael Dudamel guida anche l’Under 20: le due rose sono costruite in assoluta sinergia, tanto che l’ultima convocadoria di Dudamel per la squadra senior comprendeva appena 7 calciatori sopra i 25 anni. Gli elementi più promettenti giocano tutti all’estero: il  centrocampista diciannovenne Samuel Sosa è stato acquistato un anno fa dagli argentini del Talleres Cordoba; il difensore Christian Makoun è di proprietà della Juventus; l’attaccante Jan Carlos Hurtado è emigrato in Argentina, e gioca con la maglia del Gimnasia y Esgrima. Il precoce trasferimento dei giocatori più promettenti è solo un aspetto del problema, ora la situazione è ancora più grave dopo la decisione di Maduro di chiudere il confine con il Brasile: i due club impegnati nella Copa Libertadores, il Deportivo Lara e lo Zamora, hanno già dovuto rinviare le loro partite, ma il futuro è ancora da decifrare.

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