In Irlanda ce l’hanno a morte con Declan Rice

Non hanno preso bene la sua decisione di giocare per la Nazionale inglese.

Declan Rice è un centrocampista 20enne del West Ham, convocato da Gary Southgate per le prime due partite dell’Inghilterra nel percorso di qualificazione a Euro 2020. Il problema è che aveva già vestito la maglia di una selezione senior, quella irlandese: tre presenze nel 2018, in altrettante amichevoli. Da allora, però, sono cambiate alcune cose, Rice si è affermato come uno dei migliori prospetti della Premier League, e allora Southgate ha iniziato a interessarsi alle sue prestazioni. Nessuna scorrettezza da parte del commissario tecnico, perché Declan Rice è nato a Londra ed ha diviso il suo percorso di formazione tra Chelsea e West Ham. Insomma, è un calciatore inglese. Solo che i suoi nonni sono originari di Cork, e allora inizialmente la sua scelta era caduta sulla Nazionale irlandese: prima dell’esordio con la selezione maggiore, Rice aveva fatto l’intero percorso nelle squadre giovanili, dall’Under 17 fino all’Under 21.

Poi, all’improvviso, il voltafaccia. Un mese fa, Declan ha chiesto ufficialmente alla Fifa di poter modificare la sua eleggibilità per la Nazionale, “passando” letteralmente dall’Irlanda all’Inghilterra. Ha sfruttato la regola per cui un calciatore che ha disputato solo partite amichevoli con una selezione maggiore può decidere di cambiare, di accettare la convocazione per la rappresentativa di un altro Paese di cui possiede il passaporto. Un po’ come capitato a Diego Costa (il caso più clamoroso, risalente al 2014) e Franco Vázquez, convocati da Brasile e Italia e poi “passati” a Spagna e Argentina. Le parole di Rice sulla sua decisione: «Per me è stato molto difficile, provo lo stesso rispetto e lo stesso amore per l’Irlanda e per l’Inghilterra. Ho scelto con il mio cuore e la mia testa, sulla base di ciò che credo sia meglio per il mio futuro. Sono consapevole del fatto che alcuni sostenitori irlandesi si sentiranno delusi dalla mia decisione, tuttavia spero che le persone possano capire che ho preso questa decisione con onestà, integrità e pieno sostegno della mia famiglia».

Le speranze di comprensione di Rice sono state disattese dalla realtà: il suo probabile esordio con l’Inghilterra ha fatto letteralmente imbestialire appassionati e giornalisti irlandesi, in un articolo pubblicato dal Times ci sono le dichiarazioni di tre giocatori o ex giocatori (Paul Byrne, Tony Sheridan e Graham Gartland) che utilizzano parole molto dure: «Una scelta disonorevole, Rice ha rubato tre presenze a tre calciatori che tengono davvero alla Nazionale irlandese». Ovviamente, c’è anche chi difende il centrocampista del West Ham: su Forbes è uscito un pezzo che spiega come la decisione di Rice sia legittimata dal regolamento, e che modificare del regolamento sull’eleggibilità potrebbe portare a un’ulteriore svalutazione delle amichevoli per le Nazionali.

Oltre a dover incassare gli attacchi dall’Irlanda, Rice è stato al centro anche di un’altra controversia: ha dovuto scusarsi pubblicamente di alcuni messaggi postati sui suoi profili social nel 2015, in cui esprimeva supporto all’IRA. Southgate ha spiegato che è passato tanto tempo da quei suoi commenti, e che l’età al momento della pubblicazione (16 anni) non può essere ignorata, quindi ora quei concetti non sono più rappresentativi di Rice.