Il Burundi giocherà la Coppa d’Africa per la prima volta

Con il contributo di Saido Berahino, rifugiato burundese nel Regno Unito.

Saido Berahino era considerato uno dei giovani inglesi più promettenti della sua generazione: cresciuto nel West Bromwich Albion, ha esordito a vent’anni in prima squadra e ha compiuto l’intero percorso nelle selezioni giovanili dei Tre Leoni. Nell’Under 21, con Southgate in panchina, 11 presenze e 10 reti tra il 2013 e il 2015, poi è stato convocato – senza giocare – anche nella Nazionale senior. Il passaggio allo Stoke City e la retrocessione del 2018 hanno un po’ ridimensionato la sua carriera, oggi Berahino è una seconda scelta nei Potters, non gioca da titolare in campionato dal 12 gennaio, e dal 9 febbraio non scende in campo, nemmeno dalla panchina. Nel frattempo, però, ha contribuito a un’impresa storica: la sua nuova Nazionale, il Burundi, si è qualificata per la Coppa d’Africa 2019. È la prima volta che la selezione del paese dell’Africa Orientale parteciperà al campionato continentale, che questa estate si terrà in Egitto. Certo, anche il cambio di format (per la prima volta ci saranno 24 squadre alla fase finale) ha agevolato il Burundi, ma l’arrivo di Berahino sembra aver dato un’iniezione di fiducia alla squadra allenata da Olivier Niyungeko.

Berahino ha una storia di integrazione e rivincita: è arrivato nel Regno Unito ed ha ottenuto lo status di rifugiato, poi è entrato nel settore giovanile del West Bromwch Albion ed è diventato giocatore professionista. Nel 2018 ha chiesto il cambio di nazionalità alla Fifa, in modo da essere eleggibile per la Nazionale del suo paese d’origine (è nato a Bujumbura, 500mila anime nella parte occidentale del Burundi). Ora, dopo cinque presenze ed un gol (segnato nel match d’esordio, a settembre 2018, in casa del Gabon), Berahino può festeggiare la qualificazione alla fase finale di Coppa d’Africa. Queste le sue parole, riportate da Espn: «È incredibile, ho sempre sognato di giocare un grande torneo per squadre nazionali, e ora posso farlo per la mia patria. È perfetto, è un sogno che si avvera. Il nostro percorso è stato difficile, siamo arrivati al successo grazie alla nostra unità. Abbiamo portato il Burundi alla prima Coppa d’Africa della sua storia, è un qualcosa che ci resterà per sempre».

Il pareggio decisivo contro il Gabon, e la festa per la qualificazione al termine della partita.