Cosa aspettarsi dalla 29esima giornata di Serie A

Roma-Napoli, Inter-Lazio, Sampdoria-Milan: un weekend decisivo per la corsa Champions.

La Roma si gioca il suo futuro

Roma-Napoli sarà una partita decisiva per il futuro della squadra di Ranieri, è un discorso di breve e di lungo termine che riguarda la classifica ma anche le condizioni emotive ed economiche del club giallorosso. La qualificazione in Champions è l’unico obiettivo ancora raggiungibile ed è praticamente obbligatoria, perché il mancato raggiungimento del quarto posto inciderebbe tantissimo sui conti di una società già costretta a ricercare l’equilibrio assoluto tra entrate e uscite. Solo che Milan e Inter sembrano dare garanzie migliori rispetto a De Rossi, Dzeko e compagni, la distanza di quattro punti dai rossoneri – e la Lazio è potenzialmente davanti alla Roma – è ancora colmabile ma non è casuale, è l’effetto di un campionato vissuto tra ombre e luci. Il match contro il Napoli nasconde insidie notevoli, da una parte c’è una squadra che gestirà questa partita – e il resto del campionato – come uno spazio di esperimenti in vista degli impegni europei, dall’altra c’è un gruppo che sentirà la pressione di dover fare risultato per poter continuare a rincorrere l’obiettivo minimo di un’annata tutt’altro che esaltante. In occasione del match d’andata, Napoli e Roma sembrarono esprimere valori simili o comunque non troppo distanti, Mertens pareggiò solo nel finale il vantaggio iniziale di El Shaarawy; oggi la situazione è molto diversa, le tensioni accumulate dall’ambiente giallorosso potrebbero fare la differenza, sarà interessante capire come Ranieri e i suoi giocatori gestiranno questo particolare stato psicologico, una partita difficile ma già determinante, praticamente senza appello.

Il match d’andata tra Napoli e Roma

Inter-Lazio, uno spareggio per la Champions

Un girone fa, ma anche una vita fa: la doppietta di Icardi, più il gol di Brozovic, regalava all’Inter una pesante vittoria in casa della Lazio. Era un’Inter lanciatissima, seconda in classifica, trascinata dai gol del suo ormai ex capitano. Molto è cambiato nel frattempo, eppure l’Inter che ritrova a San Siro la Lazio – che non più di due mesi fa eliminava i nerazzurri dalla Coppa Italia – è una squadra rinvigorita dai poteri taumaturgici della vittoria nel derby e che, soprattutto, ritrova tra i convocati Mauro Icardi dopo 40 giorni. L’assenza di Lautaro potrebbe persino far azzardare a Spalletti un immediato inserimento dell’argentino, che, dopo il gruppo, dovrà riconquistare pure la stima dei suoi tifosi. Ma il ritorno in campo del 9 nerazzurro non dovrà spostare l’attenzione dalla delicata sfida contro i biancocelesti, quasi uno spareggio Champions: i punti che separano le due squadre sono otto, ma la Lazio ha ancora la gara interna contro l’Udinese da recuperare. Per Simone Inzaghi la trasferta milanese assume dunque i contorni di un dentro o fuori, e per l’Inter un esame di maturità fondamentale.

La doppietta di Icardi in Lazio-Inter

Gattuso deve ripartire

Il Milan vive un momento strano: 23 punti nelle ultime 10 partite di campionato – solo la Juventus ha fatto meglio –, Gattuso sembra aver trovato il giusto equilibrio tattico, eppure la sconfitta nel derby e l’episodio Biglia-Kessié hanno un po’ adombrato la squadra rossonera, è come se tutte le certezze costruite negli ultimi mesi si fossero (già) incrinate. Certo, la pausa di quindici giorni ha dilatato l’emotività del 2-3 contro l’Inter, e la classifica resta positiva (la Roma ha quattro punti di svantaggio, Inter e Lazio si sfidano a San Siro), solo che ora occorre una risposta immediata da parte di Gattuso e dei suoi uomini. Anche per questo la partita di Genova contro la Samp diventa complessa: la squadra di Giampaolo ha un’identità di gioco riconoscibile ed è ancora in corsa per l’Europa, perciò cerca una vittoria di prestigio che potrebbe dare ancora più entusiasmo all’ambiente. Una condizione non ideale per il Milan, che da tempo non gestiva un momento complicato ed è alla vigilia dello sprint decisivo per la corsa Champions. La ripartenza dei rossoneri passerà dagli uomini fondamentali, determinanti nella rimonta sull’Inter e poi un po’ sotto le aspettative proprio nella notte del derby: parliamo di Piatek, Suso, Paquetá, ma anche della linea difensiva, praticamente perfetta negli ultimi mesi e invece distratta in occasione della sfida all’Inter. Gattuso ha svolto un ottimo lavoro, ora però serve l’ultimo sforzo per riportare il Milan nell’élite continentale sei anni dopo l’ultima volta. La nuova rincorsa parte da Genova.

Milan-Sampdoria 3-2