Il primo asiatico nella Nazionale inglese?

Hamza Choudhury ha origini bengalesi, e vuole riscrivere la storia.

Hamza Choudhury è un centrocampista del Leicester, ha 21 anni compiuti ad ottobre ed è una delle promesse del calcio britannico. Conta 6 presenze nella Nazionale Under 21 dell’Inghilterra, in realtà la sua stagione non è stata memorabile – solo 335 minuti in 5 apparizioni in Premier League – ma la sua ascesa al rappresenta comunque una novità per il campionato inglese. Si tratta di una questione essenzialmente etnica: Choudhury è l’unico calciatore del Regno Unito con origini asiatiche che milita in una squadra di Premier League.

Hamza è nato a Loughborough, nell’Inghilterra centrale, ma sua madre arriva dal Bangladesh; suo padre, invece, è di Grenada. Il centrocampista del Leicester è uno dei quattro milioni di cittadini britannici con origini asiatiche, un gruppo che sembra aver difficoltà ad accedere al calcio professionistico. È necessario arrivare in Championship per trovare altri giocatori inglesi con discendenza asiatica, ad esempio Danny Batth dello Stoke City (suo padre è indiano), Yan Dhandha dello Swansea (India), Easah Suliman dell’Aston Villa (Pakistan). Di solito, i migliori calciatori del Regno Unito con origini straniere arrivano soprattutto da paesi caraibici o africani: Raheem Sterling è nato in Giamaica e si è trasferito a Londra a cinque anni; Dele Alli ha origini nigeriane; Chalobah è nato in Sierra Leone.

In qualche modo, quindi, Choudhury è una sorta di uomo-simbolo per la sua comunità. È uno dei pochissimi che ce l’ha fatta. In un’intervista rilasciata al Times, il centrocampista ha parlato del suo percorso nella città di Leicester nell’Academy delle Foxes, in cui è entrato quando aveva sette anni: «La mia famiglia si è integrata bene, viviamo in una città multiculturale, accogliente che sa mescolare religioni e culture provenienti da tutto il mondo. Ci sono pochi ragazzi inglesi di origine asiatica che arrivano al calcio professionistico, quindi posso capire che i genitori non siano del tutto convinti di questa possibilità. Mia madre e mio padre hanno fatto grandi sacrifici perché io potessi diventare un giocatore importante, ora il mio sogno è diventare il primo asiatico a giocare nella Nazionale maggiore inglese. Nel calcio, non c’è successo più grande che rappresentare il tuo Paese».

Nel pezzo del Times, sono riportate le parole di Dan Kilvington, docente di media, comunicazione e culture alla Leeds Beckett University, che cita un osservatore anonimo di un club professionistico: «I calciatori asiatici non riescono ad arrivare ad alti livelli perché rifuggono il contatto fisico, sono bravi in altri sport – per esempio nel cricket – proprio perché non ci sono scontri con gli avversari». Nonostante queste considerazioni, Choudhury ha spiegato di non essere mai stato discriminato o svantaggiato dalla sua etnia. Si è detto pronto a cancellare qualsiasi stereotipo sui calciatori asiatici, anzi ha già cominciato.

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