Danny Rose ha detto che la lotta al razzismo della Uefa è una farsa

«Ne ho abbastanza, non vedo l'ora di ritirarmi».

Danny Rose, terzino del Tottenham, ha rilasciato alcune interviste molto critiche sul razzismo nel mondo del calcio. Rose è stato uno dei giocatori bersagliati dagli ululati razzisti a Pogdorica, durante il match tra la Macedonia e l’Inghilterra; insieme a lui, anche gli altri calciatori di colore nella squadra di Southgate – Sterling e Hudson-Odoi – sono stati vittima di episodi di discriminazione. Le sue reazioni, raccolte da alcuni giornali inglesi in questi giorni, esprimono indignazione e rabbia. «Ne ho davvero abbastanza. Ho 29 anni, giocherò a calcio ancora per cinque o sei anni, ma non vedo l’ora di ritirarmi per poter capire cosa succede oltre questo ambiente, in cui c’è davvero troppa politica».

In merito alle politiche antirazziste di Fifa e Uefa: «Il punto è che mancano sanzioni esemplari. Se la federazione della Macedonia ha ricevuto solo una multa per gli ululati nei confronti di noi giocatori di colore, per quale motivo i tifosi non dovrebbero rifarlo? Il mio allenatore Pochettino è stato squalificato per due partite perché era stato aggressivo con l’arbitro, chi invece discrimina gli esseri umani viene multato per una cifra che io spendo in una serata a Londra. Credo che tutto questo sia una farsa, se oggi ci troviamo in questa situazione è perché non vengono applicate pene davvero severe».