Andrea Bertolacci è il capocannoniere del campionato turco

L'ex centrocampista del Milan ha segnato sette gol in otto partite.

A un certo punto della sua carriera, Andrea Bertolacci sembrava poter coltivare aspirazioni importanti: nel luglio 2015, il Milan lo acquista dalla Roma per 21 milioni di euro e lo mette al centro del progetto-Mihajlovic, in quella che resterà ai posteri come l’ultima campagna acquisti di un certo livello condotta da Berlusconi e Galliani; non a caso, al momento del suo arrivo in rossonero, Bertolacci aveva già accumulato tre partite in Nazionale, e ne avrebbe giocate altre due. Da allora, però, la sua ascesa si è interrotta, fino ad assumere contorni davvero malinconici: il fallimento di Mihajlovic, l’arrivo di Brocchi, Montella e della proprietà cinese di Yonghong Li cambiano radicalmente il Milan, Bertolacci è sempre più ai margini, torna al Genoa in prestito e poi si svincola, ma solo dopo aver passato l’intera annata 2018/19 tra panchina e tribuna, disputando solo quattro partite in Europa League. L’arrivo alla Sampdoria è il prologo a un’altra rescissione del contratto: dopo 12 presenze, a cavallo dello stop dei campionati causa pandemia, Bertolacci si ritrova di nuovo nella lista dei free agent.

Lo sbarco in Turchia sembrava aver messo la parola fine alla sua carriera vera, di per sé già in declino. E invece si sta rivelando una scelta più che azzeccata, un nuovo trampolino di lancio: nella sua prima stagione con il Fatih Karagümrük, iniziata tra l’altro solo a gennaio 2021, Bertolacci gioca con continuità (22 presenze, solo tre partite saltate di cui una per squalifica) e segna due gol; in questo primo scorcio dell’annata 21/22, l’ex centrocampista del Milan è diventato protagonista assoluto, ed è capocannoniere della Süper Lig turca con sette gol in otto partite – a pari merito con un altro italiano, Stefano Okaka, e di Anastasios Bakasetas, centravanti del Trabzonspor primo in classifica. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Bertolacci ha dichiarato che al Fatih Karagümrük ha trovato «un modo di giocare e un allenatore che tirano fuori il meglio di me». Il riferimento è a Francesco Farioli, 32enne tecnico italiano reduce dalle esperienze come vice all’Alanyaspor e come collaboratore di Roberto De Zerbi, oltre che da uno stage nel settore giovanile del Barcellona e da un periodo nello staff dell’Aspire Academy, accademia di calcio qatariota che si ispira proprio ai metodi della Masía; Farioli è diventato allenatore del Karagümrük nel corso della scorsa stagione, e già si è parlato per lui di un possibile ritorno in Italia – era uno dei candidati a ereditare la panchina dello Spezia dopo l’addio di Italiano.

Alla fine Farioli è rimasto in Turchia, alla guida di una squadra con tanti ex della Serie A – oltre a Bertolacci ci sono anche Emiliano Viviano, Fabio Borini, Lucas Biglia, Yann Karamoh, Ervin Zukanovic – che sta facendo piuttosto bene, infatti è all’ottavo posto con soli quattro punti di distacco dalla zona Champions League. Le grandi prestazioni e i grandi gol di Bertolacci – tra cui segnaliamo l’ultimo, realizzato contro il Galatasaray grazie a un potentissimo tiro di sinistro da fuori dopo un colpo di tacco di Borini – hanno cambiato percezioni e prospettive intorno a Bertolacci, che secondo le ultime indiscrezioni avrebbe già deciso di non rinnovare il contratto con il Karagümrük e di trasferirsi in un club più grande. Sulle sue tracce ci sarebbero il Galatasaray e l’Istanbul Basaksehir ora allenato da Emre Belozoglu, altra vecchia conoscenza del calcio italiano: entrambe le squadre vorrebbero ovviamente acquistarlo a parametro zero, ma forse potrebbero fare un’offerta anche nel prossimo mercato di gennaio, per anticipare la concorrenza. A 31 anni da compiere tra poco meno di due mesi, forse Bertolacci può coltivare aspirazioni importanti, solo in un luogo lontano e in una dimensione diversa rispetto a quello che ci aspettavamo.