Highlights — Giroud in sospensione sembra Michael Jordan

Il gol del centravanti francese contro la Juventus è il nostro momento preferito della 37esima giornata di Serie A.

Nella stagione che molti milanisti ricordano come, allo stesso tempo, la peggiore della loro vita (persero la finale di Champions League nella celebre Istanbul) e allo stesso tempo quella in cui hanno ammirato forse il miglior Milan di sempre, c’è un gol particolarmente straordinario e, permetteteci, sottovalutato. È lo 0-2 segnato da Hernán Crespo contro il Manchester United agli ottavi di finale, un colpo di testa in sospensione all’indietro come i famosi tiri di Michael Jordan, in grado di mandare il pallone sul palo opposto rispetto alla posizione dell’impatto (si vede qui, al minuto 9:45 circa).

Tutto questo preambolo per dire che quel gol è stato superato, in arte balistica, dallo 0-1 segnato da Oliver Giroud contro la Juventus, a Torino, domenica 28 maggio. Il cross di Davide Calabria è arrivato come quello di Marcos Cafu dalla trequarti di destra, morbido, forse troppo. La marcatura è troppo morbida, Giroud fa due passi in avanti mentre Crespo aveva dovuto farli indietro. È da questa rincorsa che nasce la differenza più profonda tra i due gol, identici nel cross e nel punto di impatto: la potenza. Giroud, di testa, sbilanciandosi all’indietro perché era andato a saltare un po’ troppo in avanti, colpisce con una potenza rara per questo genere di colpi. Ma a stupire è ancora di più la precisione: un testazo che somiglia ai classici colpi da biliardo, quelli che, per dirla con un altro luogo comune, accarezzano il palo. Quello che di solito, però, vengono scoccati con il piede opposto.

Definizione di gol bello, e che vale anche tanto

Il Milan non ha giocato una grande partita, la Juve nemmeno: squadre bloccate come spesso si era visto in questo 2023. Giroud stesso ha fatto una partita con alti e bassi: ottimi tocchi a scambiare con i compagni, ma un passaggio regalato alla Juventus nel primo tempo, che ha innescato un contropiede, e un assist sbagliato durante una transizione offensiva che avrebbe potuto tranquillamente portare al 2-0 rossonero.

Ma per questo Milan, Giroud è più che fondamentale, e lo si è visto in questa stagione ancora più che in quella dello scudetto. Sì, ci sono i gol, e sono spesso pesanti e bellissimi, ma c’è soprattutto il lavoro sporco, i duelli aerei vinti per cui è nei primissimi posti della Serie A, le sponde, la costanza con cui tiene alta la squadra e con cui – vedi la mitica e mistica vittoria “complessiva” contro il Napoli – sa abbassarsi a centrocampo per scambiare con terzini e centrocampisti. Da questa consapevolezza dovrà partire il mercato estivo del Milan 2023/24: non che Giroud sia imprescindibile, tutt’altro. Ma che serve un sostituto all’altezza, perché un quasi-quarantenne non può reggere da solo le sorti di una squadra che cercherà lo scudetto e un altro buon piazzamento europeo. Stefano Pioli, a fine partita, l’ha detto chiaramente.