Da una parte c’è la partita di Messi, isolato, contestato, solo 49 tocchi di palla contro i 115 del match con l’Islanda − troppi, per la verità, un problema al contrario come sottolineato anche da Dybala − e un solo tiro in porta in 90′ e passa minuti. Dall’altra c’è quella di Luka Modric, anche lui con il numero 10 sulle spalle, ma quella della Croazia che giovedì ha battuto 3-0 l’Argentina al Mondiale di Russia e ha conquistato la qualificazione agli ottavi di finale.
Per le valutazioni di WhoScored Modric è stato “solo” il secondo migliore in campo (8,85) dietro al compagno di reparto Ivan Rakitic (9,22), ma il centrocampista del Real Madrid ha il merito di aver chiuso di fatto la partita, segnando il gol del 2-0 all’80’ con un destro a giro da fuori che gli è valso anche un’animazione interattiva sul sito del New York Times.
Controllo per andare a concludere, sterzata, contro-sterzata, tiro, gol
In tanti, tra l’altro, hanno ricordato su Twitter che una rete molto simile Modric l’aveva già segnata. Era il 5 marzo 2013 e il Real Madrid pareggiò 1-1 a Old Trafford contro il Manchester United, raggiungendo poi i quarti di finale di Champions League grazie alla vittoria per 2-1 nel ritorno in casa.
Have seen that Modric goal before. pic.twitter.com/WdGlnwU3x2
— Ronan Mullen (@RonanReigns) 21 giugno 2018
Il croato contro l’Argentina ha completato tutti i dribbling tentati (due) e ha vinto tutti i duelli aerei (tre) e i tackle ingaggiati (due). Ha toccato il pallone 62 volte realizzando 42 passaggi (precisione dell’83,3%, la seconda più alta della squadra tra i titolari) e tre intercetti. Modric ha impreziosito la sua prestazione con due passaggi chiave, tra cui un cambio di gioco rasoterra per una transizione sprecata da Rebic nel recupero del primo tempo.
The sickest pass ever in this 2018 #WorldCup so far
Had to be Lucas Modric.pic.twitter.com/XrVRhY6eZr
— The Football Arena (@BantsFootballFC) 21 giugno 2018
A fine gara Modric ha parlato di «partita perfetta» e su Messi ha detto: «È un giocatore incredibile, ma non può fare tutto da solo, nel calcio bisogna essere aiutati». Il talento e le doti da leader del croato, capitano e numero 10 della sua Nazionale e vincitore di quattro Champions League con il Real Madrid in cinque anni, non si scoprono di certo dopo ieri sera. È probabile, però, che alla fine della sua carriera una gran fetta della legacy di Modric sarà rappresentata proprio dal gol e dalle giocate nel 3-0 al Mondiale 2018 sull’Argentina.