Ralenti

I "nuovi Messi" falliti, la famiglia Williams in Formula Uno e nel tennis.

Il primo weekend di settembre è ancora un tempo sospeso tra le temperature estive e un autunno che diventa sempre più vicino, tra il passato e il futuro. Un po’ come il calcio e lo sport in generale, che stanno provando a tornare a una (nuova, diversa) normalità rispolverando antichi riti: le partite tra Nazionali di settembre (si è giocata, si sta giocando e si giocherà la Nations League), ma anche manifestazioni che di solito si tengono in altri periodi dell’anno, per esempio il Tour de France, i playoff Nba, gli US Open di tennis. Ci sono partite e gare ed eventi per tutti i gusti, non è facile mettere ordine, anche perché – come detto – il calendario è molto diverso da quello originale, stiamo tentando tutti di recuperare il ritmo dopo il lockdown, senza pubblico ma con la voglia che il prossimo anno e/o la prossima stagione siano il più possibile simili ad anni e stagioni regolari.

Oltre allo sport praticato c’è lo sport letto, che è sempre molto interessante. E quindi ecco il ritorno della nostra rassegna di articoli belli che sono usciti e abbiamo letto durante la settimana: per quanto riguarda il calcio, si parla del mercato che verrà – e che in realtà è già iniziato – e del fatto che bisognerà approcciarlo in maniera diversa rispetto al passato, dati i tempi e la condizione economica non proprio favorevole per la stragrande maggioranza delle società; poi si parla di Islanda-Inghilterra, come avrete capito dalla foto in apertura, e di Leo Messi, però con una chiave “esterna”: un racconto sui e dei giocatori che dovevano essere i suoi eredi e invece hanno fallito. Per gli altri sport, si parla di due famiglie Williams: quella della Formula Uno e quella del tennis. Entrambe hanno fatto la storia dei rispettivi sport, e forse non solo dello sport. Non ci resta che augurarvi buona domenica, e buona lettura.

‘Precision and development’ will define a transfer window like no otherThe Independent
Una riflessione dell’Independent sulle strategie dei club europei nel prossimo calciomercato, alimentata anche dai commenti e dalle valutazioni di alcuni tra i più importanti dirigenti europei: «Servirà puntare molto sullo sviluppo del talento, ma soprattutto servirà sbagliare poco, il margine è ridotto rispetto agli altri anni».

Bojan, Zarate, Halilovic: What happened to those dubbed ‘the next Messi’?Espn
Un po’ di storie (finite male) di giocatori che dovevano essere “il nuovo Messi” o “il Messi del futuro” e invece non ce l’hanno fatta: oltre ai nomi un po’ mainstream che vedete nel titolo, ci sono anche Gai Assulin, Juan Iturbe, Iker Muniaín.

Similar tactics, players… but realism: How Iceland shape up since that famous Euro 2016 win over EnglandThe Telegraph
Dopo quattro anni, l’Inghilterra si è presa l’attesa rivincita sull’Islanda, che nel 2016 compì un’impresa enorme e inattesa battendo gli inglesi negli ottavi di finale degli Europei. Il Telegraph ripercorre quell’incredibile partita, analizza cos’è cambiato da allora, soprattutto come si è evoluta la storia calcistica dell’Islanda, che quella sera «andò oltre i sogni più ambiziosi, le speranze più assurde di un intero Paese».

The Women’s Super League has become the best in the worldThe Guardian
Un articolo di Guro Reiten, centrocampista del Chelsea femminile, sull’incredibile crescita – economica e quindi anche di appeal – della Women’s Super League, in pratica la Premier League delle donne, che si candida a diventare il miglior campionato del mondo. Anzi, secondo Reiten questo passaggio è già avvenuto, «grazie alle grandi giocatrici che sono arrivate quest’ano in Inghilterra».

Williams family cut ties with team after more than 40 yearsThe Times
Un momento storico per la Formula Uno: dopo più di quarant’anni, la famiglia Williams ha tagliato ogni rapporto con la scuderia che porta il suo nome. Una scelta dolorosa ma inevitabile, come spiegano gli stessi eredi di Frank WIlliams al Times.

With More Black Women, U.S. Open Shows Serena and Venus LegacyThe New York Times
Una riflessione del NYT sull’importanza storica di Venus e Serena Williams nel tennis femminile, sul fatto che la loro legacy abbia di fatto portato a una reale integrazione agli US Open e nel circuito WTA: nel tabellone principale c’erano dodici giocatrici americane nere, un primato storico.

 

La foto della settimana

Un’immagine catturata lungo la terza tappa del Tour de France numero 107, che si sta correndo in queste settimane. Qui eravamo lungo il percorso tra Nizza e Sisteron, 198 chilometri con quattro Gran Premi della Montagna. Alla fine la vittoria di tappa è andata al 26enne australiano Caleb Ewan. (Anne-Christine Poujoulat/AFP via Getty Images)

 

Il video della settimana

Una notizia passata un po’ inosservata, ma che ha un grande significato simbolico per la ripartenza dello sport: dopo essere arrivata in Giappone a marzo, la fiamma olimpica è stata finalmente esposta al pubblico, in attesa che possa ardere nel braciere dello stadio di Tokyo, per celebrare così l’edizione dei Giochi estivi rimandata a causa della pandemia. Le Olimpiadi sono state spostate di un anno, il video della cerimonia che ha mostrato la fiamma è tratto dal canale Youtube del Guardian.