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I numeri incredibili di Unai Emery in Europa League

Quella che sta compiendo col Villarreal è solo l'ultima impresa del tecnico basco nella seconda coppa europea.

Quando nell’estate 2020 il Villarreal ha assunto Unai Emery, da squadra qualificata alla fase a gironi di Europa League, in tanti avranno pensato al fatto che il Submarino Amarillo l’avesse fatto apposta, proprio per provare a vincere la seconda competizione europea. Scherzi a parte, sembra essere andata proprio in questo modo. Anzi, la squadra spagnola e il tecnico basco hanno superato qualsiasi aspettativa nel loro percorso continentale: dopo il 2-1 sull’Arsenal nella semifinale d’andata, lo score stagionale dice che il Villarreal ha vinto 12 partite su 13 disputate in Europa League, con 30 gol fatti e otto subiti; l’unica squadra che è riuscita a non far vincere Gerard Moreno e compagni è stata il Maccabi Tel Aviv, 1-1 in Israele nel corso della fase a gironi – solo che si trattava di una partita senza un reale valore, per il club della provincia di Castellón, nella comunità autonoma Valenciana. Nelle altre dodici gare, i gialli hanno battuto il Sivasspor (5-2 al Madrigal e 0-1 in Turchia), il Qarabag (1-3 in Azerbaijan e 3-0 in Spagna) e ovviamente lo stesso Maccabi (4-0 nel match giocato in casa dalla squadra di Emery); nella fase a eliminazione diretta, prima dell’Arsenal, è toccato al Salisburgo (0-2 in Austria, 2-1 al Madrigal), alla Dinamo Kiev (doppio 2-0 per il Villarreal) e alla Dinamo Zagabria (0-1 in Croazia, 2-1 in Spagna).

Un percorso perfetto, e perfettamente coerente con l’amore di Emery per l’Europa League. I numeri complessivi sono incredibili: le squadre guidate dall’allenatore basco hanno accumulato 102 partite nella seconda manifestazione europea, con un record di 63 vittorie, 26 pareggi e solo 13 sconfitte.  Anche il computo dei gol è pazzesco: 208 segnati, 103 subiti. Se vogliamo inserirle, ci sarebbero anche le gare disputate ai preliminari: quattro vittorie su quattro, 16 gol fatti e due subiti. E poi, ovviamente, ci sono i trofei: tre, vinti tutti col Siviglia tra il 2014 e il 2016. Solo Trapattoni è riuscito a vincerne altrettanti, nel 1977 (Juventus), 1991 (Inter) e 1993 (Juventus). A questi trionfi, vanno aggiunte le semifinali raggiunte nel 2008 (con il Valencia) e in questa stagione, e poi la finale persa sulla panchina dell’Arsenal (1-4 contro il Chelsea a Baku, il 29 maggio di due anni fa).

Tutto è iniziato nella stagione 2008/09, quando il torneo si chiamava ancora Coppa Uefa e il Valencia di Emery fu eliminato ai quarti pur rimanendo imbattuto: dopo aver superato il Marítimo al primo turno, e poi Saint-Etienne, Rosenborg e Bruges nella fase a gironi, furono gli ucraini della Dinamo Kiev a estromettere la squadra spagnola ai 16esimi di finale. Nel 2010, invece, il Valencia perse ai quarti: Emery batté Genoa, Lille e Slavia Praga nella fase a gironi, poi Bruges e Werder Brema nei turni a eliminazione diretta, prima di perdere il derby spagnolo contro l’Atlético Madrid. A ogni partecipazione, uno step in più: nel 2012, il Valencia riuscì ad arrivare fino alle semifinali dopo essere uscito ai gironi di Champions e aver vinto la doppia sfida contro Stoke City, PSV e AZ Alkmaar. A eliminare la squadra di Emery fu ancora l’Atlético Madrid. I tre trionfi del 2014, 2015 e 2016, ovviamente sulla panchina del Siviglia, sono arrivati dopo aver superato Benfica, Dnipro e Liverpool nelle tre finali; prima dell’ultimo atto, la squadra andalusa ha eliminato, tra le altre, avversarie di alto livello come il Porto e il Valencia nel 2014, il Villarreal, lo Zenit e la Fiorentina nel 2015, l’Athletic Bilbao e lo Shakhtar nel 2016. Nell’ultima esperienza con l’Arsenal, la sconfitta in finale è arrivata dopo un’altra bella avventura: grande rimonta da 0-2 contro il Rennes negli ottavi, dominio contro il Napoli (2-0 all’Emirates e 0-1 al San Paolo) nei quarti e vittoria comoda col Valencia in semifinale (3-1 a Londra e 2-4 al Mestalla). E ormai siamo a questa stagione, all’impresa col Villarreal, una delle due squadre imbattute nelle coppe europee 2020/21. L’altra è il Manchester City di Guardiola.