Ralenti

Abramovich, il calciobalilla, l'importanza dello sport paralimpico.

Siamo quasi alla fine del weekend, ma questo non vuol dire che il calcio e lo sport in generale abbiano finito di fornirci argomenti e appuntamenti di distrazione rispetto a quanto sta succedendo in Ucraina – l’eco della guerra, inevitabilmente, si sente forte e chiaro anche nella nostra rassegna di articoli. La foto di copertina non è scelta a caso, come potrebbe: Napoli-Milan (un Napoli-Milan che vale una fetta di scudetto) chiuderà questa domenica, ma ci sono altre partite interessanti, per esempio un attesissimo derby di Manchester a Old Trafford, una classica del calcio francese come Marsiglia-Monaco, un Betis-Atlético Madrid che potrebbe avere un peso enorme nella lotta per partecipare alla prossima edizione della Champions League.

Andando per un attimo oltre il calcio, c’è tanta altre carne al fuoco: intanto le Paralimpiadi di Pechino, iniziate qualche giorno fa, e poi la partita tra Tortona e l’Olimpia Milano, che si sfidano in campionato dopo la recente finale di Coppa Italia vinta dalle Scarpette Rosse di Ettore Messina. A marzo, lo sapete, è anche tempo di tornare a emozionarsi per i motori: si comincia dal Circuito di Losail, in Qatar, con la prima prova del Motomondiale. Dopo una vita non ci sarà Valentino Rossi, appena diventato papà di una splendida bambina (auguri!), e già questo basterebbe per rendere storico questo appuntamento. Come se non bastasse, occhi anche sulla Parigi-Nizza, una specie di prologo per tutti gli appassionati di ciclismo, prima di entrare nella fase calda della stagione.

Tra un evento e l’altro, ecco gli articoli più belli – a nostro insindacabile giudizio – che abbiamo letto in settimana, e che pensavamo doveste leggere anche voi. Vi abbiamo già anticipato qualcosa: si parla di Napoli-Milan e (purtroppo) anche di qualche conseguenza della guerra sullo sport, per esempio l’addio di Abramovich al Chelsea e la complicata situazione dei giocatori russi in NHL, la lega nordamericana di hockey su ghiaccio. E poi anche qualcosa di più leggero: l’origine del prefisso “Real” per alcune (molte) squadre spagnole, una storia ufficiosa e romantica del biliardino (o calciobalilla), l’importanza della pratica sportiva per gli atleti paralimpici. Non ci resta che augurarvi buon weekend e buona lettura.

Real Madrid, Real Sociedad and more in LaLiga and beyond: Why are so many Spanish clubs called ‘Real’? – Espn
Il prefisso “Real” non è un vezzo, ma una concessione della corona di Spagna a un certo numero di squadre della Liga e non solo. Ma come si arriva a ottenerlo? È possibile farlo ancora oggi? Espn indaga e racconta una storia di tradizioni e orgoglio.

Napoli v Milan: the Serie A title decider that still rankles to this day – The Guardian
Nel 1988, uno storico 2-3 allo Stadio San Paolo aprì l’epopea del Milan di Sacchi e scucì uno scudetto già vinto dalla maglia del Napoli di Maradona. Quale miglior occasione per raccontare questa storia? Tra poche ore, infatti, si giocherà un altro Napoli-Milan che vale una fetta importante di scudetto.

Abramovich’s Complex, Successful, Transformative Chelsea ReignSports Illustrated
Jonathan Wilson sfrutta il gancio dell’addio – già annunciato – dell’oligarca russo al Chelsea, e della vendita dei Blues, per raccontare la storia di un proprietario/dirigente che ha cambiato il calcio dall’interno, e in maniera permanente.

Historias de futbolín – Panenka
Un ricordo storico ma soprattutto emotivo delle origini spagnole del calciobalilla, un oggetto che «profuma di passato, di bar, di gioventù spensierata».

The impact of hockey’s Russian backlash, and what’s nextEspn
Diversi giocatori russi (e ucraini) sono sotto contratto con franchigie iscritte alla NHL, la più importante lega americana e mondiale di hockey su ghiaccio. Espn prova a raccontare le loro storie e l’impatto della guerra russo-ucraina sulle loro carriere, sulle loro vite.

The Winter Paralympics can give people inspiration to change their livesThe Guardian
Ade Adepitan, presentatore televisivo britannico e giocatore di basket in carrozzina, racconta l’importanza della pratica sportiva per gli atleti diversamente abili: «I Giochi Paralimpici aprono delle porte per persone che vivono da oppressi nella nostra società». 

 

La foto della settimana

La delegazione ucraina sfila alla cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici di Pechino 2022. Il portabandiera si chiama Maksym Yarovyi ed è uno sciatore di fondo e biatleta già vincitore di un argento a Sochi, nel 2014. (Ryan Pierse/Getty Images)

 

Il video della settimana

Un momento davvero toccante: Yaremchuck, calciatore ucraino del Benfica, entra in campo dalla panchina e viene accolto dallo stadio Da Luz con un’ovazione che farebbe emozionare chiunque, figurarsi una persona che vive sulla propria pelle il dramma della guerra. Vertonghen gli consegna la fascia di capitano, gli applausi non si interrompono, lui inizia a giocare a calcio in lacrime.