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La grande notte di Hojlund in Danimarca-Finlandia

Il centravanti dell'Atalanta ha segnato una tripletta alla prima da titolare con la sua Nazionale.

C’era grande attesa, in Danimarca, per l’esordio nelle qualificazioni europee contro la Finlandia. Per diversi motivi: nonostante il bruttissimo Mondiale, il ct Kasper Hjulmand è stato confermato nella speranza che possa avviare un nuovo ciclo, che possa ricostruire la bellissima squadra ammirata tra il 2018 e il 2021; e poi tutti aspettavano l’esordio da titolare di Rasmus Hojlund, centravanti dell’Atalanta protagonista finora di una buonissima stagione, da otto gol in 25 gare di tutte le competizioni. Le aspettative non sono state riposte male, tutt’altro: la Danimarca ha vinto per 3-1 e Hojlund ha segnato tutte e tre i gol della sua squadra. In realtà basta riguardare la sintesi della partita per rendersi conto che il centravanti dell’Atalanta avrebbe potuto realizzare almeno altre tre reti, sfuggite per leggere imprecisioni e/o per le parate di Hradecky. Ma se consideriamo che Hojlund ha solamente vent’anni – compiuti da poco, per altro: il 4 febbraio scorso – c’è davvero poco da dire o di che lamentarsi, sia per la Danimarca che per l’Atalanta.

Anche perché Hojlund non ha segnato e basta: ciò che colpisce di lui è la varietà delle sue soluzioni sotto porta, la capacità di essere pericoloso nello stretto, in inserimento, in velocità. Nel primo gol segnato contro la Finlandia, per esempio, ciò che colpisce di Hojlund è la sua velocità sul breve, che spesso gli permette di anticipare o disorientare nei movimenti gli avversari in area di rigore: dopo un’apertura di Braithwaite, il terzino Bah ha servito un cross al centro su cui Hojlund si è avventato in modo rapidissimo, bruciando letteralmente il suo marcatore in scivolata. Hojlund però non è solo veloce sul breve: al 62esimo minuto, infatti, l’attaccante danese si è smarcato sul filo del fuorigioco, col suo scatto ha dato diversi metri ai difensori avversari e si è ritrovato solo davanti al portiere avversario, bravissimo a deviare il pallone in uscita bassa. Proprio in merito alla sua velocità, le parole più interessanti sono state quelle pronunciate da Gasperini: «Hojlund è un giocatore velocissimo, sui cento metri è sotto gli undici secondi».

Definizione di “anticipo”

Un altro punto forte di Hojlund è il senso della posizione in area di rigore, una caratteristica che spesso gli permette di realizzare gol da vero opportunista. Al 61esimo di Danimarca-Finlandia, per esempio, un tiro di Maehle – dopo uno scambio proprio con Hojlund – è stato respinto male da Hradecky ed è finito di nuovo tra i piedi di Hojlund, bravissimo nel tirare subito di controbalzo sul primo palo. Hradecky, però, ha rimediato al suo errore precedente con un grande intervento. La capacità di leggere il gioco e di muoversi bene in area, però, ha concesso a Hojlund un’altra occasione simile: il gol del 3-1 è arrivato grazie a una grande azione in area piccola dopo un cross di Daramy, controllo con il ginocchio e conclusione sul palo opposto:

Tutto in pochi istanti

Non poteva mancare il gol di testa: Hojlund è molto forte in queste situazioni in virtù della sua stazza – è alto un metro e 91 centimetri – ma soprattutto grazie a una grande esplosività muscolare, ed è così che spesso riesce ad anticipare i difensori avversari, al punto da dare la sensazione di sovrastarli. Contro la Finlandia, il centravanti dell’Atalanta ha sfiorato il gol di testa al 71esimo, su cross di Stryger Larsen, e infine ha battuto Hradecky al minuto 82′: dopo la sponda di Wind, un bellissimo tuffo ad anticipare il suo marcatore gli ha permesso di impattare perfettamente la palla.