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Una squadra brasiliana ha deciso di trasformarsi nel Mariupol FC

L'AA Batel e la città che rappresenta, Prudentópolis, hanno un legame fortissimo con l'Ucraina.

Da un anno e due mesi, Mariupol è un luogo che ha una risonanza enorme nelle cronache giornalistiche internazionali: la sua posizione strategica al confine tra Ucraina e Russia l’ha messa fin da subito al centro del conflitto scoppiato dopo l’invasione russa a fine febbraio 2022, la battaglia che si è svolta intorno e dentro la città è stata lunga, sanguinosa, e si è conclusa con la presa da parte dell’esercito russo. Il calcio, inevitabilmente, è passato in secondo piano ma ha risentito di tutto questo: l’FC Mariupol, il club che rappresentava Mariupol nella prima divisione ucraina, si è dissolto e non ha ancora ripreso le attività. Anche perché lo stadio e tutte le altre strutture societarie sono andate distrutte nel corso dei combattimenti.

Ora, però, il Mariupol sta rinascendo. In una forma molto particolare, anche un po’ assurda, se consideriamo il fattore geografico. L’AA Batel, club della città brasiliana di Prudentópolis, nello stato del Paraná, ha infatti annunciato che cambierà il suo nome in FC Mariupol per manifestare il suo sostegno al club ucraino. E non è tutto: anche il logo e i colori sociali saranno quelli del Mariupol.  Non è un caso che questo omaggio arrivi dall’AA Batel e da Prudentópolis, una cittadina di circa 50mila abitanti che si trova nel Sud del Brasile, non molto distante dal confine con Paraguay e Argentina: intorno al 1895, circa 8mila cittadini ucraini decisero di trasferirsi a Prudentópolis, e così formarono la più consistente comunità di tutta l’America Latina. L’emigrazione durò fino agli anni Venti del secolo successivo, e ancora oggi se ne vedono gli effetti: secondo un censimento, circa il 75% della popolazione locale ha origini e/o discendenze dirette legate a una delle famiglie trasferitesi dall’Ucraina; la lingua ucraina è considerata ufficiale, viene insegnata e praticata nelle scuole ed è presente anche in alcune funzioni liturgiche.

Alex Lopes, presidente dell’AA Batel, ha spiegato che «il nostro club rappresenta una comunità che è composta in maggioranza da discendenti ucraini. Inoltre col tempo l’Ucraina è diventata una sorta di varco d’accesso per i migliori talenti brasiliani che volevano sbarcare nel calcio europeo. L’iniziativa di far rinascere il Mariupol è il minimo che potevamo fare per mantenere vivo il club e dare speranza ai cittadini ucraini di tutto il mondo». Anche Andriy Sanin, vicepresidente del Mariupol al momento della dissoluzione del club, ha commentato le notizie arrivate da Prudentópolis: «Siamo davvero grati ai dirigenti dell’AA Batel per quello che stanno facendo: la guerra ha devastato la nostra comunità e la nostra squadra, il fatto che dal Brasile ci arrivi un supporto così importante significa tantissimo, per noi». Già nelle prossime partite l’AA Batel, che in questo momento milita nella terza divisione del Campeonato Paranaense e che a livello nazionale ha preso parte a due tornei di Série C negli anni Novanta, indosserà un kit da gioco arancione – storicamente la maglia da gioco del club è rossonera – con il logo del Mariupol, e ha già provveduto a modificare legalmente la sua ragione sociale.