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Ora anche al Barcellona va di moda il corto muso

La vittoria per 1-0 è il risultato più frequente per la squadra di Xavi.

Il turno infrasettimanale ha praticamente emesso la sentenza sulla squadra vincitrice della Liga: grazie alla vittoria (1-0) sull’Osasuna e alla contemporanea sconfitta del Real Madrid (0-2) contro la Real Sociedad, il Barcellona di Xavi si trova ad avere 14 punti di vantaggio a cinque gare dalla fine. Ora solo un cataclisma potrebbe togliere il titolo alla squadra catalana, ma si tratta di un’eventualità fuori dalla realtà, vista anche l’incredibile regolarità tenuta finora: gli azulgrana sono in testa alla classifica fin dalla prima giornata, hanno accumulato 26 vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte, e soprattutto hanno mostrato di avere una difesa d’acciaio, considerando gli 11 gol incassati finora. Si tratta della cifra più bassa in assoluto nei cinque campionati top in Europa – Premier, Liga, Serie A, Bundesliga e Ligue 1.

È difficile crederci, per qualcuno sarà anche difficile ammetterlo, ma i numeri del Barcellona lanciano un segnale chiaro: la squadra di Xavi non solo è solidissima in difesa, di questo ne abbiamo già parlato, ma è anche amante dei successi di misura, delle vittorie di corto muso, per usare l’espressione resa famosa da Massimiliano Allegri durante la sua prima esperienza alla Juventus. E infatti il successo per 1-0 contro l’Osasuna non è un caso isolato, anzi: nella Liga 2022/23, il Barça ha vinto addirittura 11 partite con questo risultato. Come riporta Opta José su Twitter, si tratta di un record nella storia del campionato spagnolo: per il momento è condiviso con il Valencia 1988/89, l’Atlético Madrid 2017/18 e il Siviglia 2020/21, ma ai giocatori di Xavi basterà soltanto un altro 1-0 per prendersi il primato assoluto.

Le squadre battute per 1-0 dal Barcellona sono state, nell’ordine: Maiorca, Celta Vigo, Valencia (andata e ritorno), Atlético Madrid (andata e ritorno), Getafe, Girona, Villarreal, Athletic Club e Osasuna. Se allarghiamo il concetto di corto muso anche ad altre vittorie di misura, e in fondo è anche giusto farlo visto che il Barça non ha mai subito più di un gol in gare di campionato, possiamo aggiungere alla lista anche l’Osasuna (match d’andata), il Real Betis e soprattutto il Real Madrid: nello scontro diretto che ha praticamente chiuso la corsa al titolo, gli azulgrana hanno vinto in rimonta per 2-1, grazie a una rete di Franck Kessié nei minuti di recupero della ripresa. Quasi per contrappasso, la squadra di Xavi è stata eliminata dalle altre competizioni stagionali subendo moltissimi gol: addirittura 12 in sei gare del girone di Champions League, più altri tre incassati dal Manchester United nel playoff di Europa League; in Copa del Rey, invece, l’eliminazione è arrivata dopo un netto 0-4 interno contro il Real Madrid.

Insomma, è evidente che la crescita del Barça in vista della prossima stagione debba passare obbligatoriamente per un miglioramento degli schemi d’attacco, Lo dicono anche i numeri interni al club: oltre a Robert Lewandowski, autore di 19 gol – una quota che comunque non è altissima per un attaccante come lui – in tutte le competizioni, solo un altro giocatore, Raphinha, è arrivato in doppia cifra (10 reti); poi ci sono Dembélé (otto gol), Pedri, Ansu Fati e Ferran Torres (tutti a quota a sette), seguiti da undici calciatori sotto i cinque gol stagionali. Può bastare per vincere la Liga, infatti è bastato e basterà, ma serve qualcosa di più per far bene anche in Champions League, dopo due eliminazioni consecutive alla fase a gironi.