Il Chelsea ha vissuto lo scorso anno una delle peggiori stagioni di Premier League della propria storia: i Blues hanno chiuso al 12esimo posto in classifica e raccolto solo 44 punti in 38 giornate, frutto di 11 vittorie, 11 pareggi e ben 16 sconfitte. Non era mai successo che la squadra di Londra ottenesse così pochi punti da quando milita in Premier League e in una sola occasione è arrivata più in basso in classifica dello scorso anno: 14esimo posto al termine della stagione 1993/94. I problemi che hanno portato il Chelsea a vivere un’annata così deludente sono stati molteplici, come testimoniato dai tanti cambi in panchina: sulla panchina dei Blues, si sono alternati Thomas Tuchel, Graham Potter e Frank Lampard.
Tra le tante difficoltà che hanno pesato sul rendimento del Chelsea, quella della squadra nell’andare in gol: i Blues hanno segnato 38 gol in 38 giornate, risultando il quint’ultimo attacco del campionato. Nessuno dei giocatori offensivi del Chelsea è andato in doppia cifra – il più prolifico è stato Kai Havertz con 7 reti messe a segno in 35 presenze. Per risolvere il problema, sono arrivati tanti nuovi giocatori, tra cui un calciatore giovane, in forte crescita e tra i prospetti futuri più interessanti del calcio europeo: Nicolas Jackson, prelevato dal Villarreal per 37 milioni di euro.
Nella scorsa stagione nessun giocatore di 21 anni o più giovane ha avuto una percentuale di gol ogni 90 minuti migliore di quella di Jackson nei cinque principali campionati europei, facendo meglio anche di giocatori come Jamal Musiala o Youssoufa Moukoko: con il Villarreal, Jackson ha segnato 12 volte in 26 partite di Liga. Il nuovo tecnico Mauricio Pochettino gli ha subito dato fiducia, schierandolo spesso durante gli impegni in precampionato e mettendolo al centro dell’attacco dal primo minuto all’esordio in Premier League contro il Liverpool. Contro i Reds ha mostrato tutte le sue caratteristiche tecniche, che fanno di lui un giocatore rapido, abile nel gioco in profondità e letale sotto porta. Durante la partita di Stamford Bridge più volte ha dialogato con i compagni, spesso abbassando la sua posizione e dando il via a diverse azioni d’attacco dei suoi.
Jackson non è il tipico attaccante d’area di rigore forte fisicamente e abile nei duelli aerei, ma più un giocatore di movimento che fa della rapidità nella corsa e nella finalizzazione il suo punto di forza principale. Più volte durante il match, è andato vicino al gol superando gli avversari in accelerazione, partendo da fuori area e concludendo in diagonale verso la porta, oppure anticipando con rapidità i difensori negli spazi stretti in area di rigore. Molti tifosi del Chelsea lo stanno paragonando a Didier Drogba, indimenticato attaccante africano che ha fatto a lungo le fortune dei Blues. Può essere Jackson uno degli affari meno strombazzati eppure più indovinati della nuova era Chelsea targata Boehly?