La prima magia di Pirlo

Oggi, diciotto anni fa, un giovanissimo fantasista trasforma un assist di Hubner e segna il suo primo gol in Serie A. Oggi è il regista del New York City.

Pirlo

Andrea Pirlo studiava da trequartista, ed era già un predestinato. Del resto, uno che esordisce in Serie A a sedici anni e un giorno, il 21 maggio del 1995, non può essere uno qualunque. Prima di quel Brescia-Vicenza, 19 ottobre 1997, il giovane di Flero aveva già visto dall’interno due campionati cadetti, il primo senza giocare e il secondo da mezzo protagonista. Con annessa la promozione del 1997.

L’approccio alla nuova massima serie di Pirlo e del suo Brescia è roba da applausi: Andrea non ha ancora giocato da titolare, ma ha già fatto intravedere qualcosa del suo repertorio negli spezzoni che Giuseppe Materazzi gli concede. Tutti sanno che Pirlo è una potenziale stella, ma serve la certificazione definitiva. Serve il gol.

Quel gol, il primo in Serie A della sua carriera, oggi diventa maggiorenne. Andrea Pirlo lo segna a 18 anni e cinque mesi. È semplice ed ininfluente, in quanto sigla il 4-0. Ed è anche una sorta di faccia opposta di quello che Pirlo diventerà, con Hubner che scatta sulla fascia e lui che segue l’azione da attaccante puro. Il resto della storia di Andrea Pirlo, lo sappiamo, è tutta un’altra cosa.

Il gol di Pirlo arriva al minuto 79 della partita e 1:32 di questo video