Il giorno dopo
Stamattina la Roma si è radunata a Trigoria, a poche ore dalla larga vittoria sul Palermo. C’era anche Francesco Totti, come preannunciato da Spalletti, escluso dalla partita contro i siciliani dopo lo sfogo sullo scarso minutaggio concessogli dal tecnico giallorosso. «Il caso è chiuso», si è affrettato a precisare Spalletti. Ma da qui alle prossime settimane il futuro di Francesco Totti sarà analizzato, monitorato, vivisezionato: il capitano giallorosso va in scadenza a giugno, e finora ci sono state solo sporadiche chiacchierate con Pallotta sull’ipotesi rinnovo, l’ultima delle quali a dicembre. Nonostante i 40 anni che compirà il prossimo settembre, il numero 10 romanista non ha mai detto espressamente di pensare al ritiro dal calcio giocato.
Duecentodiciassette
Quanti i minuti giocati da Francesco Totti in questa stagione: 213 in campionato, quattro in Champions League. Sono appena sei le partite in cui è sceso in campo, solo due, a settembre, in cui ha giocato più di un tempo. 217 minuti, la scorsa stagione, Totti li aveva collezionati già al 24 settembre. C’entra sì l’infortunio al bicipite femorale che l’ha tenuto fuori per tre mesi, ma al rientro, avvenuto a gennaio, Totti ha visto quasi sempre la panchina. Spalletti lo ha mandato in campo per 31 minuti contro il Frosinone e negli ultimi 4 contro il Real Madrid, con gli spagnoli già avanti di due reti. Proprio il post-gara dell’ottavo di Champions ha fatto trapelare i primi segnali di sofferenza del capitano, che a un giornalista spagnolo che voleva intervistarlo ha detto: «Cerchi me? Ma io ormai non conto più niente…», probabilmente amareggiato dal fatto di essere potuto scendere in campo per pochissimi istanti.
«Così non riesco a starci»
È la frase più forte che Totti ha detto nell’intervista al Tg1, quella che ha fatto propendere Spalletti a punirlo con l’esclusione dalla gara contro il Palermo. «Gestirmi meglio sarebbe un bene per tutti», ha proseguito il capitano giallorosso, «vorrei avere maggiore rispetto, rispetto per quello che ho dato a questa società, a questa squadra. Il mio rapporto con Spalletti? Un rapporto “buongiorno, buonasera”, ma lo stimo come persona e allenatore. Speravo che tante cose lette sui giornali me le avesse dette in faccia». «Non posso accettare che convochi una conferenza», Spalletti ha così spiegato il senso della sua scelta, «altrimenti succede che lo fanno pure tutti gli altri giocatori della squadra… Se rispetto uno non rispetto gli altri 25. Voglio solo che la Roma faccia risultato».
L’intervista rilasciata al Tg1
Rinnovo lontano
«Ci vedremo con Pallotta: io dirò la mia, lui dirà la sua, sperando che tutti ne escano contenti». La frase di Totti non è esattamente la frase di chi ha una promessa di rinnovo in tasca. Formalmente, la trattativa per il rinnovo del capitano è ancora in discussione. Però alcune dichiarazioni rilasciate dopo quanto successo lasciano intendere come la società non abbia tra le priorità il rinnovo del contratto del suo capitano. «Lui può fare qualsiasi ruolo. Vuol fare come Giggs? Allora si metta a fianco a me. Vuol fare come Nedved? Faccia come Nedved. Vuol fare il calciatore? Ok, ma lo gestisco io, non posso concedergli nulla», ha detto Spalletti dopo la partita con il Palermo. Facendo intendere quanto si diceva prima: che Totti è importante per la Roma in quanto Totti e per quello che rappresenta, non più in quanto calciatore della squadra. Baldissoni, dg giallorosso, ha completato il concetto: «Totti resta con noi: ha sei anni di contratto da dirigente».
Scenari futuri
Totti, dunque, è già tornato ad allenarsi in gruppo, e fino a fine stagione è difficile immaginare ulteriori spaccature. Poi, si vedrà. Come ha anticipato Totti, l’ultima decisione spetta a Pallotta. Nei prossimi giorni il presidente della Roma incontrerà il calciatore, forse per il meeting decisivo. Il Corriere dello Sport ha rivelato come la società spererebbe che Totti accetti il contratto da dirigente: in caso contrario, potrebbe esserci, ha riportato La Gazzetta dello Sport, la clamorosa decisione di Spalletti di dimettersi dall’incarico.
L’unico gol in stagione è questo, segnato contro il Sassuolo
Cosa dicono di lui
Il tifo giallorosso si è schierato unanimemente a favore del suo capitano: durante la gara contro il Palermo, il pubblico ha riservato applausi e cori per Totti e fischi per Spalletti. Questa mattina, invece, ai cancelli della Curva Sud è stato appeso uno striscione eloquente: “Prima lo stemma, poi le barriere, ora il capitano. Adesso basta!!!”. Anche molti ex calciatori hanno detto la loro. «Francesco sta bene fisicamente, nessuno gli deve dire cosa deve fare», le parole di Vieri. Opposto il parere di Vialli: «Avrebbe fatto meglio a smettere di giocare lo scorso anno, quando era integro e decisivo».