Nike celebra 18 anni di Mercurial

Le nuove Mercurial ultracolorate contengono al proprio interno tutte le evoluzioni del modello nell'arco di 18 anni di vita.
di Redazione Undici 02 Maggio 2016 alle 14:58

È il 1998 e in Giappone vien costruito il ponte di Akashi-Kaikyō, che collega Shikoku con Honshu, è il più largo ponte sospeso del mondo. Lo stesso anno Marco Pantani vince il Giro d’Italia precedendo in classifica il russo Pavel Tonkov; nel mentre Nike fa debuttare la Mercurial, forse la scarpa del marchio statunitense che più di ogni altra ha innovato l’idea di design applicata al calcio. Ispirata dalle scarpe da pista, con la volontà di riprenderne il gusto per la velocità e l’imprevedibilità che il nome stesso porta con sé, le nuove “What the Mercurial” saranno contenute in un “What a Box” con un mash-up di colori all’interno. La “What the Bag” ha una combinazione di 4 loghi sul davanti a una timeline di storiche Mercurial sul retro.

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La Mercurial è una scarpa che porta con sé 18 anni di storia del calcio, la “What the Merc” esalta ancor di più la natura costantemente mutevole del prodotto, sovvertendo ogni volta le aspettative sul design. Il nuovo modello ha inoltre la particolarità di illustrare l’ampia storia della scarpa mostrando in una sola volta tutte le 16 delle memorabili colorazioni. La scarpa porta anche avanti il tema narrativo del “What the” applicato al design. Nel 2007, Nike Skateboarding creò il primo iconico mash-up, la Nike SB “What the Dunk”. Poi Nike Basketball elevò il concetto, con la memorabile signature “What the Kobe” nel 2012. “What the Mercurial” applica questo eclettico trattamento al calcio per la prima volta, creando una capsula del tempo dove raccogliere tutta la storia delle Mercurial. 4 loghi sono miscelati per creare il logo sul tallone. In totale sono 18 i colori presi dalle precedenti Mercurial, uniti in un’unica Superfly – il maggior numero di colori mai usati in una scarpa da calcio. 3.000 paia  “What the Mercurial” saranno disponibili dal 5 maggio.

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