Un pubblico da Mls, senza l’Mls

Il Futbol Club Cincinnati gioca in terza serie americana, ma in meno di un anno ha costruito una tifoseria capace di portare 20000 spettatori allo stadio.
di Redazione Undici 19 Maggio 2016 alle 11:59

Soltanto nove mesi fa il Futbol Club Cincinnati è diventato l’ultimo tentativo della città dell’Ohio di entrare nel calcio professionistico. Nove mesi dopo, è il club più importante della United Soccer League, il terzo livello del calcio americano, entrando a far parte dei club che lottano per entrare nella Major League Soccer, sempre alla ricerca di nuovi mercati. Nella loro seconda partita in casa, il 16 aprile, l’Fc Cincinnati aveva 20.497 tifosi ad assistere alla sconfitta interna per 3 a 2 contro il Louisville City Fc, in uno scontro tra realtà che distano appena un’ora e trenta di auto. L’affluenza ha fatto segnare un dato record (il precedente, da 20.231 era stato ottenuto dai Sacramento Republic Fc), facendo impallidire la media della Usl, ferma a 3.369 nel 2015. Tutti i club sono ora costretti a confrontarsi con Cincinnati; una squadra che non ha nemmeno un anno di vita, ma sta costruendo una tifoseria superiore a quella di alcuni grandi club di Mls.

L’impresa più impressionante della rapida crescita del Fc Cincinnati è stata la loro capacità di rappresentare veramente l’intero spettro di tifosi di calcio della zona. Mentre i The Bailey, la hincha più calda del tifo, sventola enormi bandiere blu e arancio e accende fumogeni, negli altri settori del Nippert Stadium siedono intere famiglie e tifosi occasionali, arrivati allo stadio soltanto per manifestare il proprio legame con la città. Il club è riuscito a creare una forte comunità che parte dal basso, pur avendo un proprietario e amministratore delegato, Carl H Lindner, proveniente da una famiglia di miliardari. «Abbiamo qualcosa di cui essere orgogliosi in questa città», riporta Jeff Berding, presidente e direttore generale del club. «Siamo la comunità più rilevante della Lega. Spesso sentiamo un peso sulle nostre spalle».

La sconfitta interna contro Louisville davanti a oltre 20.000 spettatori

I fan dell’ Fc Cincinnati richiedono attenzioni, e i dirigenti hanno saputo dargliele attraverso gesti importanti. Quando la squadra ha giocato fuori casa sia Linder che Berding sono andati nei bar locali della città, dal fiume Ohio a Covington, per incontrare i tifosi della propria squadra. A differenza di altre realtà l’Fc Cincinnati ha offerto biglietti economici per studenti universitari e bambini. Alcuni possono addirittura richiedere che fino al 20% della vendita dei propri biglietti vada alle associazioni calcistiche giovanili locali.

Il club ha scelto come allenatore John Harkes, uno dei giocatori più importanti nella storia del calcio statunitense. Ex giocatore della Nazionale, inserito nella National Soccer Hall of Fame, e con un passato in Inghilterra tra Sheffield Wednesday, West Ham, Derby e Nottingham Forest. Harkes ha impostato la squadra con un aggressivo 4-3-3 capace di modellarsi durante la gara, con giocatori abili nell’effettuare rapidi scambi di posizione. Nell’ultimo fine settimana, nonostante un tempo novembrino che faceva somigliare Cincinnati a Manchester, una folla di 23.375 spettatori si è riversata al Nippert Stadium per la sfida contro i Pittsburgh Riverhounds. La squadra ha vestito una speciale casacca arancione, chiedendo ai tifosi di fare lo stesso, riprendendo i colori della storica rivalità tra Cincinnati Bengals-Pittsburgh Steelers. Alcuni giocatori dei Bengals erano addirittura presenti come capitani onorari. La gara è finita 1 a 0, con la prima clean sheet nella storia del club. Nel caso il team dovesse andare avanti nella Lamar Hunt US Open Cup – la Coppa nazionale statunitense – incontrando qualche club di major League, il record potrebbe essere facilmente battuto, dando un assaggio di come sarebbe vedere l’Fc Cincinnati nella massima serie a stelle e strisce.

 

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